Luca Bragalini presenta Stintino Jazz 2014

Foto: Il manifesto della rassegna










Luca Bragalini presenta Stintino Jazz 2014


La prossima estate si terrà la prima edizione di Stintino Jazz, nell’omonima località della provincia di Sassari: un seminario sul jazz organizzato in maniera del tutto particolare e diretto da Luca Bragalini. Jazz Convention, tra i media-partner dell’iniziativa, ha sentito il musicologo per entrare nel merito delle attività in programma a Stintino nel prossimo mese di luglio.



Jazz Convention: Come è organizzato Stintino Jazz e come è nata l’idea di ragionare sulla didattica del jazz e, nello specifico, della musica d’insieme?


Luca Bragalini: Ho pensato ad una proposta didattica, credo piuttosto inedita, che metta al centro dell’esperienze seminariale la musica d’insieme. La musica d’insieme è al cuore della tradizione del jazz e, naturalmente, anche al di fuori del jazz. Spesso un musicista, specie se giovane, ha poche opportunità di fare esperienze di musica d’insieme diretto da grandi musicisti. Stintino jazz offrirà invece questa possibilità. Non vi saranno quindi lezioni di strumento, né di teoria-armonia, solo musica d’insieme ed una mia lezione di analisi volta a smontare gli ingranaggi della “musica d’insieme! dei giganti del jazz. Perchè questo progetto possa essere per i nostri allievi stimolante ed efficace abbiamo dovuto prevedere, per forze di cose, un numero chiuso e una selezione di base.



JC: Immagino che alla base della scelta dei docenti sia l’idea di proporre visioni quanto più possibili diverse agli studenti che verranno a seguire i corsi?


LB: Assolutamente. I nostri docenti proporranno quattro diverse visioni del jazz, o meglio quattro intrecci tra jazz e altre tradizioni; nel dettaglio: Gavino Murgia jazz e musica etnica, Michel Godard jazz e musica classica antica, Michele Rabbia jazz e avanguardia e Giovanni Falzone jazz e rock. Gli ensemble di allievi si confronteranno nei sei giorni di seminario proprio sulle pagine originali dei nostri docenti; conosceranno quindi una porzione del jazz di oggi!
Un’altra angolatura sarà quella assai autorevole di Bruno Tommaso, che terrà due giorni di masterclass.



JC: Oltre ai corsi e ai workshop cosa altro viene riservato agli iscritti? ci sarà uno spazio performativo per avviare un dialogo con il pubblico e il territorio?


LB: Certamente tutte le sere vi saranno jam session nei locali di Stintino, ma anche concerti in spiaggia, presentazioni di libri, etc.



JC: Con la SIdMA sei coinvolto in Chieti in Jazz, sin dall’avvio di questa esperienza. Quali sono le differenze e i punti di contatto tra questa nuova iniziativa e quella che si tiene in Abruzzo?


LB: Sono due esperienze molto diverse. A Chieti ci si concentra sulla composizione e il giornalismo/musicologia; a Stintino si punterà sull’aspetto più squisitamente performativo, sul suonare insieme.



JC: Quali sono gli obiettivi di lungo termine di Stintino Jazz? Anche in relazione al momento che sta attraversando il paese…


LB: Proprio in relazione al momento che sta attraversando il Paese sarà bene fare un passo per volta e non ipotecare troppo il futuro. Grazie ad una giunta comunale sensibile e lungimirante quest’anno Stintino Jazz avrà luogo, chissà che succederà domani!…



JC: Dall’altra parte, per chiudere in modo più positivo, negli ultimi anni dalle scuole di jazz stanno uscendo tantissimi musicisti di grande spessore tecnico. Quali sono i pro e i contro di questa situazione? Cosa manca, a tuo avviso, nel percorso seguito dai giovani jazzisti di oggi? E come questa nuova iniziativa didattica si può inserire nella loro formazione?


LB: Ciò che a mio parere manca principalmente è una conoscenza più profonda della storia del jazz, inserirsi in una tradizione renderebbe la musica dei giovani musicisti più tridimensionale. Mancano anche esperienze in cui musicisti di differenti estrazioni – jazz, classici, rock – si confrontino sui progetti comuni: noi vogliamo puntare proprio a questo a Stintino Jazz! Quindi, oltre ai sassofoni e alle batterie, che i violoncelli, i corni, le chitarre elettriche rock si facciano avanti!