Rivermont – BSW-2225 – 2013
Vanessa Tagliabue Yorke: voce
Andy Schumm: cornetta
Dalton Ridenhour: pianoforte
Yves Francois: tromba
John Otto: clarinetto
Dave Bock: trombone
Frank Gualtieri: trombone
Jason Goldsmith: sassofono
Leah Bezin: banjo
Mike Waldbridge: tuba
Josh Duffee: batteria
Una voce che sembra venuta dal passato, a metà strada tra Parigi e New Orleans, solida come un monolito e sospesa in una dimensione temporale novecentesca. È questa l’impressione che dà al primo ascolto Racine Connection, una registrazione live che segna il felice debutto americano al Bix Festival, nel 2012, di Vanessa Tagliabue Yorke.
La cantante, che si è costruita in Italia una carriera come jazz singer di dixieland, si è presentata al pubblico statunitense spalleggiata da una nutrita formazione di ottimi musicisti di jazz tradizionale, dei veri e propri fuoriclasse. La Yorke possiede una voce duttile, ferma e potente – a volte sembra volutamente algida e tagliente – e spazia attraverso un vasto e articolato repertorio “tradizionale” che comprende, tra gli altri, il classico Blue River, lo standard Thou Swell, il mesmerico blues di Backwater Blues dal repertorio di Bessie Smith, lo stride di The Very Thought of You da quello di Ray Noble, il dialogato boogie di Black Bottom, il lacrimevole e sofferto Loveless Love dalla penna di W.C. Handy, e la sentimentale Petit Fleur, un incantevole affresco storico alla Edith Piaf. Racine Connection contiene undici brani live e un’aggiunta “italica” intitolata Nebbia, un pezzo blues cantato alla stregua di una sofferta aria classica.
Racine Connection è un disco da consigliare a chi ama il jazz in generale e il dixieland in particolare, perchè è suonato meravigliosamente, con equilibrio, giusto feeling e distanza storica. La Yorke riesce, con bravura, a interpretare e trasmettere attraverso il canto la passione per le radici di una musica senza tempo.