Zone di Musica – 2013
Adalberto Ferrari: clarinetto, clarinetto basso, sax soprano
Rosario Di Rosa: pianoforte
Paolo Dassi: contrabbasso
Massimo Pintori: batteria
Adalberto Ferrari, clarinettista e compositore dai risvolti affascinanti e complessi, ha alle spalle una cultura jazzistica variegata, per nulla ligia a rigidi schematismi ma aperta a influenze esterne di varia natura e fedele alla variante improvvisazione, indispensabile per le sue fughe creative e realizzative.
Wanderer è il suo ultimo lavoro realizzato con il Los Identities Quartet, e composto di sette brani, di cui i primi quattro da lui firmati, che potrebbero essere racchiusi, anzi lo sono, in un’unica suite che circoscrive al meglio lo sforzo creativo e musicale dei quattro musicisti. Wanderer-Insalata Matta è il titolo del brano che apre il disco ed è anche il tema portante di questa opera, un modello che viene riprodotto nell’intero lavoro ma ogni volta mutato e mutante nei suoi aspetti esecutivi. Ogni singolo musicista lo rielabora in piena libertà al di dentro dei pezzi che portano altri nomi e temi. Di Rosa al pianoforte cuce, inventa, dialoga, rifinisce, supportato da una sezione ritmica che agisce in piena libertà dando sostegno e suggerimenti, e tenendo soprattutto la barra ferma attraverso un gioco di elastici che contengono le fughe in avanti di Ferrari. Si ascolti il ponte percussivo creato da Pintori per legare Wanderer-Insalata Matta alla splendida e malinconica Non è Gaia. Una base portante sulla quale sono liberi di agire e narrare clarinetto e pianoforte.
Lo stesso Melodies non è da meno. Questa volta il legame lo crea Dassi con i suoi tocchi precisi, costanti e profondi. Il suo apporto è fondamentale anche nell’apertura di Lontano, dove si esprime con un assolo incisivo che spiana la strada al vociare sommesso e panoramico di pianoforte e clarinetto. È una ballad che precede il libero assolo al pianoforte di Di Rosa in Microtune n.5, una sua composizione dagli esiti felici, coinvolgente e ritmicamente trascinante. Qui Ferrari si lascia andare in un assolo di chiusura fortemente espressivo e inquietante. È probabilmente pensato per introdurre gli equivoci free e l’instabilità armonica di Arcipelaghi Fantasma, un pezzo scritto da Paolo Dassi che aderisce senza smagliature alle idee esecutive di Ferrari.
Wanderer si chiude con Newsad, un brano di Makanda Ken Mc. Intire. Un pezzo in linea con l’assunto complessivo di un disco di notevole valore e freschezza, che assomma qualità musicale e originalità compositiva.