Pericopes: Frames, A Jazz evening at Teatro Gualtieri

Foto: Copertina del DVD










Pericopes: Frames, A Jazz evening at Teatro Gualtieri

Parma Frontiere – 2014

Alessadro Sgobbio: piano

Emiliano Vernizzi: sax tenore, sax soprano


Nato nel 2007 nelle aule della classe di jazz del Conservatorio di Parma, questo duo ha ottenuto già importanti riconoscimenti, primo fra tutti la vittoria, lo scorso anno, al concorso nazionale per giovani talenti di Umbria Jazz.


Alessandro Sgobbio ed Emiliano Vernizzi sono musicisti del tutto inseriti nella particolare atmosfera di questi ultimi decenni. La loro radici sono molteplici. Entrambi amano e conoscono la storia e la pratica della musica afro-americana, entrambi hanno approfondito le avanguardie europee del ‘900, entrambi credono nell’ improvvisazione come disciplina interiore. Sono musicisti di frontiera, come si suol dire. E, in questo potrebbero non essere nemmeno del tutto originali.


Quello che invece sorprende è la loro capacità di esprimersi con una proposta musicale del tutto autonoma. I due sono capaci di narrare ( il verbo non è usato a caso) loro storie musicali piene di fascino e freschezza, nelle quali le diverse memorie ed i lunghi studi si fondono in una proposta finale ricca di originalità.


In altre parole non si avverte minimamente l’esigenza, ascoltandoli, di perdersi nei labirinti del gioco delle influenze. Che Sgobbio adori Bobo Stenson o che Vernizzi sia influenzato da vari sassofonisti bop o cool non è un dato necessario alla comprensione dei loro pezzi. Quello che colpisce è invece la “cantabilità” di molti dei loro brani, il loro lirismo severo ma appassionato, la ricchezza dei loro percorsi improvvisate, dove talora ardenti sequenze free “squarciano” la tela del racconto.


Non sono quindi le radici, pur importanti ad attirare l’attenzione dell’ascoltatore. Èpiuttosto il clima di apertura mentale, di vastità di orizzonti che la loro musica suggerisce. Sono giovani artisti di questo calib con ro, liberi da pregiudizi ed ideologismi, che stanno creando, immersi purtroppo in spesse ombre mediatiche, la musica del domani.


Il Dvd oggetto di questa recensione coglie i due in un live del settembre del 2013, al teatro di Gualtieri( RE). Il duo lavora sulle atmosfere musicali del primo disco, del quale tuttavia ripropone un solo brano : il magnifico Le Premier, rielaborazione di un antico canto della valli valdesi- protestanti del Piemonte (Alessandro Sgobbio è un membro di quella antichissima comunità religiosa ) che potrebbe essere preso a paradigma della musica del duo. È una melodia semplice e commovente, smontata e rimontata in continuazione dai due, che la esplorano e la raccontano senza mai farle perdere l’originaria suggestione emotiva. Lo stesso si potrebbe dire per la Danse des Holoturies, il cui percorso sgorga da una semplicissima, quasi minimalista, idea tematica. Un bel disco, questo Frames, che immerge l’ascoltatore in un indaffarato laboratorio musicale. Si ha infatti l’impressione che Pericopes sia una proposta musicale in evoluzione e che questo Frames sia un passaggio verso qualcosa che deve ancora evolversi, ma sarà senz’altro diverso. In effetti i due vivono oramai quasi stabilmente all’estero. Si guadagnano la vita suonando in vari contesti musicali, rock incluso. Hanno la mente libera e la voglia di scoprire strade nuove. Il loro prossimo disco, già inciso, vedrà la presenza di un batterista americano.


Il Dvd è molto ben curato e girato in una luce (curata da Riccardo Paterlini) particolarmente adatta all’atmosfera poetica del duo.