Foto: da internet
Ricordo di Charlie Haden.
L’undici luglio scorso a Los Angeles muore Charlie Haden, tra i maggiori artisti degli ultimi cinquant’anni: e di lui bisognerà, anche in futuro, ricordarsi proprio nei termini dell’artista, benché il personale apporto creativo si limiti alla sola musica e in particolare a quella cultura sonora che è la jazz music.
Nel jazz, Haden risulta un grande, un originale, un innovatore per almeno tre fondamentali motivi: il primo riguarda il contrabbassista, il secondo il band leader, il terzo il compositore; ma nessuno dei tre va mai separato dagli altri due, perché in Charlie l’idea di arte e di ,musica si percepisce come un’organizzazione del lavoro espressivo, in cui ogni dettaglio va ricondotto a un progetto generale, che, nel caso specifico, acquista valore di universalità, come di rado succede ai grandi jazzisti; è il caso senza dubbio di un Duke Ellington o di un Gil Evans o di un Miles Davis ed è il caso soprattutto di Charles Mingus, forse l’unico jazzman accostabile per intenti, passioni, risvolti culturali: entrambi contrabbassisti, hanno reso questo strumento, fin dalle origini relegato a mero ruolo accompagnatore, da un lato una voce in grado di agire pariteticamente nei piccolo gruppi con fitto interplay, dall’altro un simbolo di una leadership che funzione soprattutto nei grosso ensemble, caricati altresì di un forte costante impegno sociale, che a sua volta, per entrambi, si palesa in alcuni dischi epocali.
Al di là dei parallelismi mingusiani, Haden manifesta però, fin da subito, una spiccata personalità, che lo porta in breve tempo a essere protagonista si stagioni caldissime nella storia jazzistica dalla fine degli anni Cinquanta ai nostri giorni.
A scegliere i dischi migliori a nome di Charlie Haden, vanno almeno citati Liberation Music Orchestra (1969), Folk Songs (1979), The Ballad Of The Fallen (1982), Quartet West (1986), The Private Collection (1987-88), The Montreal tapes (1989), In Montreaql 81989), Beyond Ther Mossouri Sky (1996), Night And The City (1996), None But The Lonely Heart (1997), The Art Of The Song 81999), Nightfall (2003), Not In Our Name 82004), Jasmine (2010), Last dance (2014).