Not Two – MW-886 – 2013
Zlatko Kaucic: batteria, percussioni
Stefano Battaglia: piano
Paolino Dalla Porta: contrabbasso
Il talentuoso batterista sloveno sembra trovare un afflato perfetto con i suoi due compagni di viaggio: Stefano Battaglia al pianoforte e Paolino dalla Porta al contrabbasso.
Il primo brano December Soul ci assale ed è difficile non farsi trascinare da una traccia che comincia, solerte, con dei borbottii di piano e rumori lontani, e, lentamente, il riff contagioso e semplice, nel suo imporsi, ci ammalia. Qui il tocco e la grandezza di Battaglia pervadono ed illuminano la nostra anima.
Tre volontà distinte si intravedono, ad un ora incerta, citando il poeta inglese Samuel T. Coleridge, che procedono sommessamente ma con una volontà ferrea. Contrabbasso e batteria sono ovviamente esautorati dall’obbligatorietà di tenere il tempo, il trio di Bill Evans insegna, e concedono una ricerca estenuante. Sei delle nove tracce sono a firma di Kaucic e le altre a firma di tutti e tre. Nel brano Jacob, che si divide in tre parti, il batterista sviluppa una totale improvvisazione e una feroce ricerca timbrica, sacrificando la ritmica e frammentando il discorso sonoro. Dalla Porta e Battaglia si staccano dalla melodia e si concentrano sull’hic et nunc stilando un sistematico scompiglio sonoro.
Mavrice segue un tema ostinato e Kaucic è trascinante e velocissimo, i musicisti abbandonano le trame armoniche per lavorare sull’accumulazione dei materiali.
Julijske Barve si apre con un fantastico assolo di Dalla Porta sempre mantenendo la fluidità che caratterizza l’intero progetto. Curiosamente dopo l’assolo di Kaucic Battaglia riparte con un chorus che potrebbe preludere ad una nuova traccia.
Morning Vail e Senci confermano la bontà del lavoro. I tre protagonisti interagiscono e i vincoli che li legano, aumentando e diminuendo, permettono un cambiamento di stato che, di volta in volta, muta il potenziale di ognuno.
Un album sempre in tensione che sa coniugare melodia e ricerca.