Swiss Jazz : Andreas Schaerer & Lucas Niggli – Arcanum

Swiss Jazz : Andreas Schaerer & Lucas Niggli - Arcanum

Intakt Records – CD 232 – 2014




Andreas Schaerer: voce, elettroniche

Lucas Niggli: batteria, percussioni






Si torna dunque ad occuparci, e con curioso interesse, della diade sonora percussione-voce, d’intuitiva primogenitura nella cosmogonia del mondo sonoro, non soltanto nelle valenze conviviali della musica, ma – mai sufficientemente sottolineato – quali più antichi media comunicativi del genere umano: a differenza delle esperienze recentemente valutate, l’identità al maschile della voce non aliena spontaneità o impeti fluenti, offrendo un’incarnazione non scontata (e spesso libera da connotazioni “di genere”) di questa identità performante.


Il vocalist Andreas Schaerer, di origini alpine e frequentazioni underground, vanta un articolato panorama d’interessi che dalla neo-classica tocca originali progetti quali il suo sestetto Hildegard Lernt Fliegen, curiosa formula ultra-teatrale da “one man band & orchestra”, non mancando esperienze in duo con controparti di spessore.


Personaggio piuttosto completo della percussione creativa, ormai al pari dei nomi storici alla Favre o Lytton, Lucas Niggli continua a perfezionare il proprio senso coloristico, sostenuto da polso di giunco e impulsività pittorica da action-playing, non giungendo nuovo ad esperienze siffatte, avendo già elargito una sofisticata e sensibile esperienza di colore estremo-orientale in coppia con Xu Fengxia.


L’incontro-scontro, cruento e insieme bilanciato, esita in una performance pressoché completa in termini di ventaglio stilistico e d’indubbio valore improvvisativo, analogamente risultando palese la retrostante preparazione, sia in singolo che nelle duali conoscenza e intesa.


Con un orecchio a quegli eversivi miti della voce, da Damo Suzuki a Demetrio Stratos, che non esclude più placidi ammiccamenti ai ricchi fantasisti mainstream che tra varie incarnazioni trovano un picco almeno in un Bobby McFerrin, Schaerer e Niggli non s’astengono dal prodursi in ardimentose costruzioni neo-pop (Ancient Glow, Marblecore) ove comunque un genuino senso jazz dell’approccio istantaneo si palesa dominante e pervasivo.


Dalla concitazione “politica” e di strada (storicamente avvertita in area germanica non certo meno che nelle controparti sud-europee) che esplode con veemenza nelle belligeranti e “beat” Pipe Tomahawk o Chasing the Frog, è in apparenza marcato il passaggio verso le cupe e ansiogene dissoluzioni cosmiche di Arcanum, fino alle ripide, oniriche esplorazioni del Sé che chiudono il lavoro in Hallucigenia, ma vi si reperterà più di un senso corrente nel conferire al tutto un andamento da umorale Suite.


Esperienza virtualmente esente da tempi morti e vacuità espressive, le “intuizioni da sonnambuli” del fertile duo vivono delle stratificazioni di voce, eco e riverberazioni, con il complemento di carattere delle elettroniche, embricate dinamicamente con l’immenso ed inesausto lavoro di tattiche e fisicità dei materiali percossi e vibranti; cultura strumentale in combinazione alchemica con poetica istantanea e slancio animalesco, erompono al poco condizionato servizio di spontaneità ed anarchia creativa.



Link di riferimento: andreasschaerer.bandcamp.com/album/tyr-gly-gly-phe-met-limited-bootleg