Bunch Records – 2014
Marco Magnelli: chitarra
Carlo Cimino: contrabbasso
Francesco Cusa: batteria
Plays Jazz è il primo album, registrato dal vivo, del trio Bastandards. La scelta dei musicisti ricade su brani di autori diversi tra loro ma accomunati dal forte carattere sperimentale (Monk, Coleman e il Davis modale), evidenziando una predilezione per il rivoluzionario pianista. L’obiettivo è quello di andare oltre l’esecuzione fedele e rispettosa dei brani originali, che vengono reinterpretati alla luce di suggestioni che intrecciano musica pop e rock.
L’estemporaneità che caratterizza la performance live garantisce inoltre maggior freschezza ai brani. Un carattere ricorrente in queste esecuzioni si trova nelle introduzioni, vero fulcro improvvisativo e momento open dove si sfoga maggiormente l’abilità compositiva della formazione e l’interplay tra i musicisti fluisce spontaneamente. In Bemsha Swing, l’introduzione aperta conferisce un carattere onirico e sospeso: si arriva al tema attraverso una lenta ricerca, un percorso che esplora la natura più profonda del brano. Con richiami moderni, dal pop all’elettronica, dal funk al rock attraverso riff ossessivi, queste versioni dei celebri brani di Monk rendono intelligentemente omaggio al loro compositore e al grande sperimentatore visionario quale era. In Monk’s Dream, nel solo il contrabbasso apre addirittura a ritmi dance in un progressivo allontanamento da forma e armonia verso un più libero gioco di interplay.
Decisamente rock è invece la versione di Lonely Woman, dove numerosi riff creano un dinamico effetto tensivo. Il trio esplora poi il jazz modale in Nardis, brano di Davis ma associato a Bill Evans e al suo lirismo introspettivo, che i Bastandards rivedono in una versione originale e profonda, creando un’atmosfera noir a tinte fosche. Il lavoro si conclude con un altro omaggio a Monk, Well You Needn’t, in cui il tempo elastico e la chitarra distorta confermano il desiderio di spingere un gradino più in là la rivisitazione di standard triti e ritriti.