Slideshow. Nadia Braito

Foto: da internet










Slideshow. Nadia Braito.



Jazz Convention: Così, a bruciapelo chi è Nadia Braito?


Nadia Braito: Sognatrice, socievole, pigra e ottimista. Ha una grande passione per la voce, la musica e per le arti in generale.



JC: Mi parli ora di Blue Chorale?


NB: Blue Chorale è il primo CD realizzato dai Three Spirits. È andata così: ero ancora studentessa al Conservatorio di Como quando Stefano Dall’Ora mi ha proposto di collaborare con lui per un duo contrabbasso-voce; la proposta mi ha emozionata, lusingata ed entusiasmata subito. In un giorno d’estate ci siamo dati appuntamento a Varenna (a metà strada circa tra le nostre case in Valtellina e a Varese) per ipotizzare una scaletta, poi abbiamo iniziato le prove.



JC: Ma quando nasce il trio?


NB: È stato solo dopo aver consolidato il repertorio in duo che abbiamo invitato Francesco ad unirsi a noi. Il disco è stato registrato a Mantova, nello studio di Carlo Cantini, e mixato da Stefano Dall’Ora. Mario Caccia di Abeat Records ha pubblicato con entusiasmo il nostro lavoro, Ambria Jazz ci ha dato un contributo economico e così è nato il nostro primo CD.



JC: Mi racconti ora il primo ricordo che hai della musica?


NB: Erano gli anni ’70: a casa arriva un organo elettronico nuovo di zecca. Mio padre suona, le mie sorelle ed io cantiamo insieme…



JC: Quali sono i motivi che ti hanno spinto a diventare una cantante?


NB: La consapevolezza sempre maggiore che il canto trasforma il respiro in energia vitale, che la musica è sorprendentemente “terapeutica” per chi la ascolta e per chi la suona, che i colori della voce sono infiniti, ed infinite sono le possibilità di combinazione con gli altri suoni.



JC: E in particolare una cantante jazz?


NB: Il jazz è il genere che mi permette di avere più libertà di espressione.



JC: Ma cos’è per te il jazz?


NB: Un mondo infinito, impossibile da descrivere in poche righe. E’ espressione acustica e non solo della società, è pacifica convivenza di culture e religioni differenti, è protesta sociale, espressione profonda di sé, di ricerca del passato o del futuro, di natura…



JC: Quali sono le idee, i concetti o i sentimenti che associ alla musica?


NB: Per me la musica è come un albero: più ha radici profonde, più riesce ad avvicinarsi al cielo.



JC: Tra i brani che hai cantato ce ne è uno a cui sei particolarmente affezionata?


NB: Ogni traccia di Blue Chorale ha per me un significato molto profondo; ogni brano ha avuto una sua “funzione” e una sua utilità nella mia crescita personale e musicale.



JC: E tra i dischi che hai ascoltato quale porteresti sull’isola deserta?


NB: Sicuramente un bel vinile, con una bella copertina. Passiamo alla prossima domanda?



JC: Quali sono stati i tuoi maestri nella musica, nella cultura, nella vita?


NB: I miei genitori e la mia famiglia. Tutti i musicisti con cui ho suonato e i dischi che ho ascoltato, le esperienze positive o negative che ho vissuto.



JC: E le cantanti che ti hanno maggiormente influenzata?


NB: Potrei fare un elenco infinito di nomi; Bobby McFerrin, Billie Holiday, Maria Joao, Kurt Elling, Bjork…



JC: Qual è per te il momento più bello della tua carriera di musicista?


NB: Ora! Forse, spero, anche domani.



JC: Mi parli anche della tua collaborazione con gli altri Three Spirits?


NB: Con Stefano e Francesco mi trovo benissimo; li stimo profondamente come musicisti e li sento molto vicini umanamente. Siamo tre caratteri molto differenti tra noi, ma assolutamente e magicamente complementari.



JC: Come vedi ora la situazione della musica e più in generale della cultura in Italia?


NB: Fortunatamente abbiamo ancora persone profondamente innamorate della musica che organizzano festival ed eventi culturali di ottimo livello. Non mi pare ci sia altrettanto interesse da parte delle amministrazioni pubbliche in generale (solo in casi eccezionali), ma spero di sbagliarmi.



JC: Cosa stai progettando a livello musicale per l’immediato futuro?


NB: Sto scrivendo il testo per un nuovo brano che ha scritto Stefano poco tempo fa.