MoFrancesco Quintetto – Maloca

MoFrancesco Quintetto - Maloca

Art of Life Records – PZ0413CD – 2013




Francesco Valente: contrabbasso

Johannes Krieger: tromba

Guto Lucena: sax tenore, sax alto, clarinetto basso

Iuri Gaspar: pianoforte

Miguel Moreira: batteria





Un giro moderno di hard bop intitolato Tchap Tchap Tchap apre Maloca, primo disco di MoFrancesco Quintetto, gruppo che vede al contrabbasso l’italiano Francesco Valente, di stanza a Lisbona. Il combo, dal profilo internazionale, vede alla tromba il tedesco Johannes Krieger, al sax il brasiliano Guto Lucena, al pianoforte il portoghese Iuri Gaspar e alla batteria il lusitano Miguel Moreira. Maloca, il cui significato è da ricercare in Amazzonia, è stato prodotto dell’etichetta americana Art Of Life.


MoFrancesco Quintetto suona un jazz di estrazione fusion rielaborato in chiave moderna. Ci sono i ritmi della tradizione afroamericana, ma anche sonorità che si rifanno alle musiche del bacino mediterraneo e a quelle balcaniche. Naturalmente non mancano i ritmi latini che sono egregiamente riprodotti nella title track Maloca. In questo pezzo Iuri Gaspar fa un gran lavoro al pianoforte esprimendosi con ottimi assolo, ben spalleggiato da contrabbasso e batteria. Tre degli otto brani presenti nel disco sono scritti da Valente, due da Krieger e i restanti tre sono dei pezzi di Bela Bartok arrangiati da Valente e Gaspar. Maloca è un disco, interessante, variegato, con suoni inusuali e ricercati (Hamsa). I cinque danno l’impressione di suonare insieme da sempre, nonostante questo sia il loro documento d’esordio. Le versioni jazz di An Evening At The Village, Ket Roman Tanc e Buciumeana-Romanian Folk Dances, le tre composizioni di Bela Bartok, sono, crediamo, una felice riproposizione che gli da freschezza, ritmo e una vita “diversa”. I fiati poi fanno il resto.


Maloca è un disco piacevole, ben suonato, con momenti intriganti e aperture su altri mondi che ne certificano la modernità e un’aderenza al presente nonostante Naira e Soul possano dare l’impressione, o un abbaglio, di provenire da un passato prossimo.