Dodicilune – Ed 310 – 2013
Daniele Vianello: contrabbasso a cinque corde, direzione
Stefano Gajon: clarinetto, glockenspiel, percussioni
Massimo Tagliata: fisarmonica, vibrandoneon
Ivan Tibolla: pianoforte
Davide Michieletto: batteria, percussioni
Si comprende già dalle prime note di Addio, brano d’apertura di Cuore. Concerto per Giocattolo, che questo disco si muove tra le esperienze e i racconti di un viaggio. È l’estate del 2010 e Vianello compie un viaggio solitario lungo la dorsale adriatica (Verso il mare). Dunque, musica itinerante eseguita in quintetto con l’ausilio di strumenti che ne caratterizzano fortemente l’assetto melodico come la fisarmonica e il clarinetto. Ne vengono fuori sonorità docili e accattivanti (Sorridi), che non richiedono forzatamente un ascolto da stress intellettivo. Anzi, quello di Vianello è un raccontare/cantare semplice, immediato, confidenziale e diretto. Lo fa anche con richiami alla danza, musicando, attraverso le sue undici composizioni, ritmi e richiami folk che danno un certo respiro regionale al suo itinere. Cuore, Concerto per Giocattolo contiene momenti di struggente liricità (All’alba), cadenzata sensualità (Ines), approdi divertiti (Riccione), accenti lusitani (Desfado) e arie meridionali (Sud). Vianello è al termine del viaggio. Spunta Il timido girasole, uno dei brani più intriganti del disco. Il pezzo contiene momenti di alto profilo estetico che donano luce a una narrazione che richiede solo comprensione tattile e sguardi senza filtri, ottici.
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