Luigi Di Nunzio – Inexistent

Renato Sellani - Glad There Is You

Abeat Records – Abjz 533 – 2014




Luigi Di Nunzio: sassofoni

Antonio Faraò: pianoforte, Fender Rhodes

Darryl Hall: contrabbasso

Gene Jackson: batteria





Le note auguranti ed esemplificative di Joe Lovano, che accompagnano Inexistent, lanciano Luigi Di Nunzio nel firmamento del jazz mondiale, non fosse altro per i musicisti che lo assistono in questo suo disco come Antonio Faraò, Darryl Hall e Gene Jackson. Una sezione ritmica di grande livello che vanta collaborazioni prestigiosissime, e un pianista – che è anche l’autore di due degli otto brani che compongono Inexistent -, di caratura internazionale per curriculum e valore artistico. I suoi assolo sono devastanti, sia nei tempi veloci che in quelli moderati (Tiberius), e gli accompagnamenti di alta cucina jazzistica. Di Nunzio, nonostante la giovane età ha già alle spalle tutta una serie di riconoscimenti che marchiano la sua carriera in ascesa. È bravo a tenere un atteggiamento di equilibrata liricità in ballad come Cassandra, Embracing e Silent Kisses, e a sostenere dialoghi un po’ più serrati e veloci in Positive Life oppure assolo insistenti e sincopati come in Black Inside, entrambe composizioni di Faraò.


Di Nunzio possiede un fraseggio fluido e controllato – apparentemente cerebrale, ma che in realtà fa da filtro alle pulsioni interiori della sua anima “napoletana” -, che dosa sapientemente secondo i tempi che deve affrontare. È il caso di Mostronauta e dello “pseudo-funky” Waste Time, con Faraò al Rhodes. Il giovane sassofonista napoletano, che in questo disco conferma tutto il bene che si dice di lui, dimostra di conoscere i diversi linguaggi jazzistici, da quello afroamericano a quello di matrice europea. Riesce a sdoppiare le due anime e a tenerle insieme attraverso legami “culturali” di cui dimostra il costrutto nei brani che compongono Inexistent.



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