Emanuele Cisi Quartet + Kenny Garrett Quintet @ Moncalieri Jazz Festival

Foto: Fabio Ciminiera









Emanuele Cisi Quartet + Kenny Garrett Quintet @ Moncalieri Jazz Festival

Moncalieri – 14.11..2014


Emanuele Cisi Quartet

Emanuele Cisi: sax tenore

Bjørn Vidar Solli: chitarra

Marco Micheli: contrabbasso

Adam Pache: batteria



Kenny Garrett Quintet



Kenny Garrett: sax alto, sax soprano
Vernell Brown: pianoforte

Corcoran Holt: contrabbasso

McClenty Hunter: batteria

Rudy Bird: percussioni



La 17esima edizione del Moncalieri Jazz Festival si avvia verso la sua conclusione, e con questa penultima serata si presta a far parlare di sé ancora a lungo. Quello di ieri sera è stato un appuntamento eccezionale, unica data in Italia per il quintetto di Kenny Garrett, che ha lasciato decisamente sbalordito il pubblico delle Fonderie Teatrali Limone.


Ad aprire la serata è stato il quartetto di Emanuele Cisi, formazione che coniuga conoscenze di vecchia data di Cisi, come il contrabbassista Marco Micheli, e sue collaborazioni relativamente recenti, come il batterista australiano Adam Pache e il chitarrista norvegese Bjørn Vidar Solli. Il risultato di questo connubio tra nazionalità diverse è eccellente, la formazione risulta affiatata e con un altissimo grado di interplay. Questi straordinari musicisti propongono composizioni di Emanuele Cisi (Cieloceleste, Primulanita dedicate alle sue figlie), di Vidar Solli (Rebalder) e la rivisitazione di celebri brani della tradizione jazzistica come Little Melonae di Jackie McLean.


Emanuele Cisi, maestro del sassofono e nostro vanto nazionale in tutto il mondo, con un suono personalissimo libera un fraseggio creativo supportato dall’accompagnamento essenziale ma molto ricercato di Vidar Solli, che mostra invece un’inventiva senza fine nell’ improvvisazione, con grande attenzione alla ricerca ritmica. Completano questa formazione stellare il batterista Adam Pache, definito dallo stesso Cisi «un batterista dallo swing micidiale», e il contrabbassista Marco Micheli, che soprattutto nelle ballad si dedica ad un lirismo superbo.


Nella seconda parte della serata il pubblico moncalierese viene letteralmente catapultato nel profondo spirito sincopato afroamericano con lo sbalorditivo quintetto di Kenny Garrett. Tutti i musicisti sono grandi virtuosi in grado di reggere due ore di concerto a ritmi folli e ad un altissimo livello di performance. L’energia che trasmettono è travolgente: i primi brani sono pensati su un ostinato del contrabbasso che lascia libero il pianista di lanciarsi in incredibili e variegatissime soluzioni armoniche, in un crescendo tensivo che dilata la durata dei brani fino a culminare in un canto collettivo dal sapore africano.Impossibile non pensare alla ricerca spirituale coltraniana, riportata in vita anche dal fraseggio etereo di Kenny Garrett (che predilige infatti il sax soprano): Garrett si muove liberamente sospeso al di sopra di ogni vincolo tonale regalando al pubblico momenti di pura estasi musicale.


Il concerto prosegue con brani tratti dall’ultimo album, Pushing The World Away (pubblicato per la Mack Avenue Records nel 2013) come Chucho’s Mambo e la title track Pushing The World Away. Il ritmo trainante continua a restare il perno di queste esecuzioni, mentre Kenny Garrett ancora una volta dà prova della sua grande versatilità: in Chucho’s Mambo con il sax contralto ritorna ad un fraseggio tonale, latineggiante e di grande bellezza ritmica. Nel suo fraseggiare inserisce continuamente esplicite citazioni di grandi musicisti, spaziando da composizioni del Dave Brubeck Quartet ai Weather Report, così come nella sua carriera stellare ha spaziato tra il repertorio coltraniano, il bebop, la fusion.


Il finale inatteso ha spiazzato il composto pubblico moncalierese: Kenny Garrett ha trascinato sul palco tra i suoi musicisti metà del teatro, coinvolgendo tutti in una buona mezz’ora di canto e ballo collettivo, concludendo nel modo migliore un concerto superbo.