Franco Baggiani – Memories of Always

Onofrio Paciulli - Epoca

Sound Records – 2014




Franco Baggiani: tromba

Giacomo Downie: sax baritono

Adriano Arena: chitarra elettrica

Lorenzo Forti: basso elettrico

Fabio Ferrini: percussioni

Alessandro Criscino: percussioni

Alberto Rosadini: batteria





Una session frenetica, incalzante, con un baritono aggressivo, ruvido, sporco e virato al funky. Un’orgia di suoni jazz, rock e funky estrapolati dai ribollenti anni ’70 e qui ripresi in chiave globale tra reminiscenze davisiane, improvvisazione collettiva, sperimentazione colta e veloci fughe in avanti. È il contenuto di Memories Of Always, l’ultima fatica del trombettista, e non solo, Franco Baggiani.


Memories Of Always è un progetto che vede al suo interno sette musicisti, tra cui una corposa sezione ritmica formata da un batterista e due percussionisiti, cuori pulsanti, spesso all’impazzata, di una formazione che circonda il leader, a volte solitario alla tromba, composta da basso elettrico, chitarra e il già citato baritono. Davis è presente, e anche omaggiato con Black satin, ma è una presenza pretestuosa. Essa serve per costruire un sound calato nelle viscere del groove – che si nutre delle libertà colemaniane e del Sun Ra più aggressivo, riposto spesso in alcune sortite sonore del baritono – e adagiato su schematismi colti che fanno il paio con l’immediatezza dell’intuizione risolutiva. Memories Of Always è una suite che ne contiene al suo interno altre sette. Tranne Black satin, le restanti sono costruzioni di Baggiani, pezzi che cuciono e intrecciano linguaggi e sonorità, dal funky iniziale di Ob-session, passando per l’ossessivo e martellante Ghebus suite, al finto-meditato e bandistico Etnop-the chinese, al carsico e “caotico” Simple and invisible, brano che lascia anche intendere reminiscenze delle composizioni di Nino Rota.


Memories Of Always è un disco interessante e piacevole che va ascoltato con attenzione: richiede “meditazione” ritmica e approfondimento intellettuale per carpire al meglio le intuizioni di Baggiani che si palesano ascolto dopo ascolto.



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