Biagio Coppa – 23:54. Get Moving

Biagio Coppa - 23:54. Get Moving

Noflight Records – NFR-S06 – 2014




Biagio Coppa: sax soprano, sax tenore

Aruan Ortiz: Fender Rhodes

Rob Garcia: batteria





Biagio Coppa è un musicista attivo in molti contesti diversi. È a capo della Flight Band, con cui ha realizzato cd significativi, vanta, poi, incontri importanti con personaggi di punta del jazz di ricerca e non, in Italia e negli Usa. In sintesi, il sassofonista non si fossilizza mai su una formula, su una combinazione, anche se virtuosa e appagante. Si impegna, invece, ogni volta a scoprire nuove soluzioni, attraverso esibizioni e dischi che attestino tappe successive del suo cammino artistico. In questo caso i suoi compagni di viaggio non sono conosciuti dalle nostre parti, anche se si presentano con ottime credenziali. Il cubano Aruan Ortiz ha suonato con Joe Lovano, Esperanza Spalding e Terry Lynne Carrington fra gli altri. Il newyorkese Rob Garcia ha offerto il suo contributo in gruppi capitanati da Dave Binney, Dave Liebman e Chris Potter, oltre a contare su un elenco prestigioso di collaborazioni con i più bei nomi del modern jazz di stanza nella Grande Mela e dintorni.


23:54. Get Moving è inciso a Brooklyn e sembra che abbia assorbito l’aria, l’atmosfera della città in cui è stato registrato. Si respira, infatti, nelle sei tracce, il tipico sound convulso e metropolitano, in uno stile vicino a quanto hanno prodotto Steve Coleman, Greg Osby e il collettivo M-Base. Così i brani si sviluppano con il sassofono del leader a disegnare frasi nervose e stringate, per strutturare un discorso spezzettato, teso e penetrante. Alle sue spalle Rob Garcia mette insieme un accompagnamento pieno ma non ridondante, di impronta funky, ma con le opportune accortezze per non trascinare la musica in un ambito troppo definito. Aruan Ortiz, da parte sua, fa gemere il Rhodes e risponde alle sollecitazioni dei partners edificando interventi duri, irti, privi di concessioni ai timbri “lustrati” e alle belle armonizzazioni. Si ascolta, in tal modo, una musica fluttuante, con cambi di tempo e di modo nei sei segmenti, caratterizzata, però, da una omogeneità di fondo nei suoi tratti distintivi.


Con questo album Biagio Coppa si conferma musicista abile a portare a termine tante iniziative, riuscendo a coinvolgere nei suoi progetti personaggi valorosi che volentieri si prestano a seguire il percorso tortuoso e intrigante tracciato con mano sicura dal compositore e bandleader lombardo.