Parco della Musica Records – MPR 056CD – 2014
Daniele Tittarelli: sax contralto
Francesco Lento: tromba
Domenico Sanna: pianoforte, piano elettrico
Luca Fattorini: contrabbasso
Marco Valeri: batteria
Classe 1975, il talentuoso sassofonista Daniele Tittarelli, qui al suo terzo album da solista, ci offre un album di notevole fattura per l’etichetta Parco della Musica Records.
Ben concentrato sulle composizioni, sette tracce tutte originali a sua firma, il musicista romano intriga per la sapiente mistura di hard bop e modern jazz, coadiuvato dal trombettista Francesco Lento braccio destro fidato. Le collaborazioni, tra gli altri ricordiamo Enrico Rava, Roberto Gatto e Javier Girotto, lo hanno reso versatile a tutte le situazioni.
La voce del suo sax è pulita ed intrigante mai fuori dalle righe, sempre definita e precisa, dotata di un una raffinatezza primordiale. La voglia di fare musica d’insieme si esplica nelle volontà di guidare il suo gruppo rispettando gli spazi di ognuno senza voler mettere a tutti costi in mostra il proprio strumento.
Si parte con Kansas City in cui l’interplay tra Tittarelli, Lento e il batterista Marco Valeri, con cui collabora dal lontano 2000, è esemplare: scambi ed intesa perfetta nei passaggi di tempo. Il drumming moderatamente vigoroso di Valeri accentua lo scambio deciso ed il dialogo fluente tra gli altri due compagni. Miracle Fishing mette in campo un semplice ma accattivante tema suonato all’unisono da sax e tromba in cui il piano di Sanna si crea un piccolo spazio per un assolo che si sviluppa per piccole variazioni sul tema enfatizzando la tensione del brano.
Jumbo ha un fantastico incipit dal sapore modale con il piano e la batteria in evidenza. Si gioca sempre seguendo la linea melodica ma ognuno dei componenti è pronto per novità armoniche/ritmiche di prim’ordine.
In Lucignolo, Sanna sfoggia il Fender Rhodes per ammaliare con ipnotiche atmosfere di jazz elettrico. Lo stesso vale per la Stazione, piccolo esperimento di jazz elettrico divertente e giocoso.
Tittarelli da buon artigiano ci fa intravedere che ha imparato l’arte del jazz, attendiamo con curiosità i suoi futuri lavori.
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