Swallow/Talmor/Nussbaum – Singular Curves

Swallow/Talmor/Nussbaum - Singular Curves

Auand Records – AU9040 – 2014




Steve Swallow: basso elettrico

Ohad Talmor: sax tenore

Adam Nussbaum: batteria





Singular Curves è un trattato su come il jazz possa aspirare alla perfezione, alla compiutezza algebrica senza snaturare la sua natura legata all’improvvisazione e all’istinto. A scriverlo, o meglio a suonarlo, sono tre musicisti la cui relazione simbiotica, l’intersecarsi l’uno nell’altro secondo logica, forma, estetica e sostanza ci permettono di apprezzare al meglio un disco che alla matematica contrappone un ellittico senso della melodia e una profondità contenutistica che lo rendono confinante alla compiutezza artistica. Singular Curves ha le sembianze di un classico senza tempo che ha superato con un balzo l’ostacolo della marmorizzazione. E qui è l’esperienza di Swallow e Nussbaum, nonché la perizia e lucida visione di Talmor a rendere tale il disco. Già dalle prime note di It Did, brano d’apertura, ci si rende conto di essere di fronte a un qualcosa che lentamente, con calma, spesso sussurrato, ti entrerà nel corpo restando in circolo per molto tempo. A riprova si ascolti Get Lost o la splendida riproposizione di Carolina Moon, dove Swallow fa suonare il basso come una chitarra rendendo il brano, assieme alle note piene e delicate di Talmor, una concreta e delicata espressione di compiuto lirismo. Talmor poi, apparente discepolo di Konitz, dimostra di avere una personalità ben definita e compiuta, di saper comporre e arrangiare nonché suonare con precisione quello che gli comanda testa e istinto senza divagare e perdersi in fraseggi privi di sostanza (Flight to Missoula), ma seguendo ereditariamente le indicazioni di Tristano per tramite di Konitz. Nussbaum, base del triangolo, garantisce solidità, inventiva, propulsione e leggerezza a un trio perfetto anche nella proposizione di brani originali per lo più a firma di Swallow e Talmor. C’è da aggiungere il suono, caratteristico e caratterizzante di un timbro che ne fonde tre assieme rendendo monolitica e compatta la forza del mood che riesce a sprigionare. Singular Curves è un disco indispensabile per chiunque ami il jazz.



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