Intakt Records – CD 245 – 2015
Tony Malaby: sax tenore
Mark Helias: contrabbasso
Tom Rainey: batteria
Braccio profondo delle formazioni di Ed Blackwell e Don Cherry, Muhal Richard Abrams e Anthony Braxton, l’iperattivo contrabbassista Mark Elias segna un ulteriore passo di un percorso palesemente votato alle espressioni e alle formule oltre confine, peraltro confermate con coerenza nelle ormai variegate esperienze collaborative ed individuali.
Quanto alle più quotate e convincenti partnersips, a seguire le prove discografiche New School (Enja, 2001), Verbs of Will e Atomic Clock (Radio Legs, 2003 e 2006), The Signal Maker è per il trio Open Loose “reunion” di verifica ed aggiornamento – se mai dell’uno e dell’altra avesse bisogno un tridente di personalità decisamente con scarsa vocazione a vegetare sugli allori, non fosse che per le fitte sortite concertiste regolarmente dispensate nelle rispettive agende.
La maturità del sentire blues e la plasticità infuocata del soffio di un ispirato Tony Malaby, l’invenzione continua, il drumming sferzante e sempre vigile di Tom Rainey dinamicamente (e assai liberamente) convergenti entro le cornici aperte, tratteggiate dalle dieci dita e dall’arco del titolare, di spiccato interventismo solistico e di incisivo controcanto.
Una tensione eloquente e una corrente di musicalità di circolare naturalezza e spiccata quota energetica pervade un album di carattere ed appagante, che spicca per la notevole tenuta e per i marchi caratteriali dei maiuscoli e tonici co-protagonisti, forgianti un avant-jazz di lirismo crudo e peculiare eleganza, che mai depone il senso di una spiccata forza inventiva e un marcato, naturale istinto per stilizzazione forte e coralità stentorea.
Link di riferimento: http://intaktrec.bandcamp.com/album/the-signal-maker