Paolo Fresu/Daniele Di Bonaventura – In Maggiore

Ascoltando le prime note di In Maggiore, ti colpisce da subito una certa emozione. Un che di personale, confidenziale, amichevole, un chiacchiericcio sereno e rilassato tra due amici che a suon di tromba e bandoneon si raccontano, e raccontano, storie davanti a un pubblico di intimi sconosciuti o lontani conoscenti (Da Capo Cadenza). Come viaggiatori erranti i due catturano episodi seguendo un senso omerico della narrazione. Non di battaglie si parla ma di piccoli momenti musicati che rendono grande la quotidianità e speciale la normalità dell’esistenza (Non ti scordar di me). Il viaggio è cominciato con Mistico Mediterraneo e continua dal mare all’interno, come una moderna anabasi, seguendo lirismo e melodia italica frammista a folklore e suoni di continenti esotici. Fresu e Di Bonaventura sono due equilibristi che si muovono in armonia, sintesi uno dell’altro, cantori straordinari di un’epica contemporanea. In Maggiore non raggiunge la perfezione perché stonerebbe con quanto d’umano c’è nel disco, ma ci va molto vicino.



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