Matija Dedic – Ligherian Rhapsody

Matija Dedic - Ligherian Rhapsody

Workin’ Label – Workin’ Label 09 – 2015




Matija Dedic: pianoforte







Musica per pianoforte, improvvisata dal vivo e registrata nel corso del 2014 nella Concert Hall Lisinski. Queste le poche note presenti sul disco – insieme all’invito vergato dallo stesso pianista ad entrare, attraverso la musica, nel mondo delle sue emozioni.


Matija Dedic compie un vero e proprio periplo delle terre di confine tra mondo classico e improvvisazione: nelle linee fluide e discorsive del pianoforte si avverte una lunga e costante stratificazione di linguaggi e approcci diversi, si percepisce in maniera palese come le necessità espressive del pianista non possano essere soddisfatte da un contesto rigorosamente collocato in un genere. E, infine, gli stessi titoli dei brani e del disco rappresentano una maniera per fondere o trovare dei ponti tra i vari territori esplorati.


La chiave, pertanto, è nell’intenzione di Dedic di “creare” un mondo dove la musica si fa espressione pura, priva di etichette e di classificazioni. Meglio: una musica capace di richiamare etichette – basta considerare titoli come Tangoism, Wild Counterpoint, Short Variations, Unexcepted Blues oppure Strange Coral – e, immediatamente dopo, di sfuggire a quelle stesse coordinate di genere. La rapsodia del titolo offre la possibilità di decifrare un’altra delle intenzioni del pianista, vale a dire l’attenzione rivolta al canto e a uno sviluppo, quanto più possibile, lineare del discorso.


Nelle undici tracce, disposte in quasi 54 minuti, Dedic ci invita a lasciare da parte, in pratica, le categorie secondo cui etichettiamo la musica e a lasciarci condurre dalle note. Il piano solo – soprattutto, come in questo caso, in una dimensione improvvisativa, libera da schemi precostituiti – è un dialogo che si dispone su più livelli: il confronto tra il musicista e le sue emozioni, il percorso offerto dal disco all’ascoltatore e, ancora, il rapporto tra quest’ultimo e le sensazioni suscitate in lui dalla musica. Se la dicitura “all music created by Matija Dedic” può apparire un po’ altisonante, di sicuro rende manifesto il punto al quale si accennava sopra: l’intenzione di svicolare da sterili purismi e steccati di genere per cercare ispirazione nella sintesi operata dal pianista prima di iniziare la registrazione di Ligherian Rhapsody, con la successione di ascolti fatti ed esecuzioni. La gestione sicura e sempre presente del materiale fa comprendere quanto le improvvisazioni nascano in realtà da un processo sedimentato, da una assimilazione lunga e, perché no, convinta tanto del materiale suonato quanto dell’approccio generale. Se il mondo classico è il punto di partenza, Dedic studia le direzioni prese dai tanti musicisti che hanno cercato i legami tra modi espressivi ed estro del momento e si insinua nelle possibilità offerte da una simile attitudine, tanto quelle già percorse, quanto le proprie peculiari intuizioni.



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