Notami Jazz – NJ012 – 2015
Guilherme Ribeiro: fisarmonica
Michi Ruzitschka: chitarra acustica
Sidiel Vieira: contrabbasso
Pedro Ito: batteria
Rubinho Antuines: tromba, flicorno
Gabriel Grossi: armonica
Calmaria è un viaggio nelle tante manifestazioni del folklore brasiliano, filtrato attraverso il jazz, interpretato secondo le dinamiche di una formazione capace di unire virtuosismo e senso della melodia. Guilherme Ribeiro lo effettua grazie ad undici tracce originali dal respiro ampio, dall’attitudine vivace, dal disegno ritmico incisivo e vario. La spina dorsale del disco è costituito dall’incrocio delle linee di chitarra e fisarmonica: una trama serrata, utile per gestire anche la maggior parte del sostegno armonico dei brani grazie alle intersezioni delle due linee, capace di creare tensione nel gioco degli unisono. Gli interventi di Sidiel Vieira al contrabbasso e Pedro Ito alla batteria completano il discorso con uno stile sobrio ed elegante, mai invadenti, ma senza, allo stesso tempo far mancare la necessaria energia, un propulso efficace quanto discreto per la musica suonata.
La scrittura di Ribeiro si muove alla ricerca di un confronto e, quando serve, di un contrasto tra gli interventi dei singoli musicisti. L’incontro di Ribeiro e Ruzitschka, come si sottolineava sopra, rappresenta la base su cui inserire gli interventi degli ospiti e della ritmica, sul quale far scorrere il senso e la narrazione di una musica che parte dal Brasile, incontra tradizioni e testimonianze provenienti da altri mondi e, infine, trae una sintesi personale, in grado di contenere e rispettare il passato e di aprirsi nuove opportunità espressive.
La presenza degli ospiti Gabriel Grossi all’armonica e Rubinho Antuines alla tromba permette di dare corpo agli arrangiamenti di Ribeiro e di allargare la formazione alla dimensione del sestetto. La concezione musicale basata sugli incroci melodici viene esaltata quindi dalla possibilità di muovere le varie voci e completare ulteriormente il ragionamento operato dal fisarmonicista. Un disegno capace di affiancare le atmosfere placide e solari della title track, Calmarìa appunto, all’incrocio frizzante tra riflessi brasiliani e francesi operata in Monsieur, dedicata a Richard Galliano. Un lavoro pregevole per organizzazione e senso, capace di portare all’ascoltatore tutta una serie di stimoli. Come detto il Brasile – o, meglio, il mondo musicale brasiliano – non viene rinnegato, viene semmai cercata una evoluzione del linguaggio attraverso il jazz e la composizione. Ribeiro riporta a un confronto con la radice originaria le tante musiche che hanno utilizzato le sonorità e le sintassi musicali del Brasile per andare verso nuove evoluzioni. E lo fa con un disco dove virtuosismo e significato si sposano in maniera efficace e puntuale con il piacere dell’ascolto.
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