Giuseppe Guarrella Niwas Quartet – Urban Lullaby

Giuseppe Guarrella Niwas Quartet - Urban Lullaby

Convivio Records – CV 001 – 2015




Giuseppe Guarrella: contrabbasso
Mara Marzana: voce

Carlo Cattano: flauto

Marco Caruso: sax alto

Salvo Scucces: vibrafono

Marcello Morabito: batteria

Antonio Moncada: batteria







Suoni liberi e taglienti su un tappeto ritmico ricco di groove diffuso dalle percussioni e arricchito da un contrabbasso possente nelle sue linee stentoree ed ostinate. La formazione scelta da Giuseppe Guarrella è il quartetto con un fiato come strumento solista e il vibrafono per la gestione armonica. Nella successione dei brani, infatti, non compaiono mai insieme Cattano e Caruso e questo non accade nemmeno per Morabito e Moncada. La combinazione tra i suoni liquidi e sospesi del vibrafono e la stabilità – rocciosa, si potrebbe definire – della ritmica diventano il veicolo per la vocalità particolare di Mara Marzana – allo stesso tempo, aspra e coinvolgente – e per la disposizione inconsueta in cui spesso sono collocati i versi all’interno dei brani.


Mantra metropolitano potrebbe essere una definizione utile per descrivere la musica presente in Urban Lullaby. Un tono notturno corre in molti brani e rende giustizia alla parola Lullaby presente nel titolo: le volute blueseggianti di un brano come Old Tears ne sono un sicuro esempio. E l’aspetto “caldo” del blues porta vigore e “vividità” agli scenari notturni e metropolitani, in nessun


Guarrella sceglie il repertorio affiancando quattro composizioni originali a tre brani di William Parker. Se questo riferimento orienta in maniera forte il contenuto del disco, le note del Niwas Quartet collocano la formazione guidata dal contrabbassista nell’alveo di tante altre band che hanno usato atmosfere e suggestioni del jazz per esplorare forme espressive ibride, sganciate dalla canzone e dalle prevedibili routine, legate alla successione di strofe e ritornello. Inoltre, molti indizi rimandano alla poetica dei primi anni settanta, sia per le sonorità che per il modo di porre i brani. E, insieme, nello sganciarsi da certe formule, Guarrella sta ben attento a non perdere di vista la leggibilità complessiva dei brani, la forza espressiva delle linee, la capacità magnetica delle composizioni e, infine, l’evoluzione ipnotica con cui si sviluppano alcune tracce fornisce il richiamo al mantra evidenziato sopra.


Urban Lullaby è un lavoro dallo sviluppo senz’altro poco consueto, gestito con buona coerenza da Giuseppe Guarrella e dal Niwas Quartet – nelle sue due “vesti” – nel corso dei quasi sessanta minuti in cui si articola il disco.



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