Le scomposizioni musicali di Luca Tilli e Sebi Tramontana

Foto: Fabio Ciminiera










Le scomposizioni musicali di Luca Tilli e Sebi Tramontana

Giulianova, Ristorante Non È – 31.10.2015

Luca Tilli: violoncello

Sebi Tramontana: trombone


Da qualche tempo, le strade dell’improvvisazione più radicale – o radicate, se si preferisce… – portano spesso a Giulianova situazioni sonore al di fuori dei canoni consueti. Il catalizzatore di questi percorsi è la passione di Giuseppe Di Berardino, capace di convogliare esperienze umane e musicali e di mettere a confronto tra loro musicisti e pubblico con la coerenza e l’abnegazione che solo la passione riesce ad unire.


Il secondo appuntamento stagionale presenta al pubblico convenuto al Ristorante Non È l’incontro di Luca Tilli e Sebi Tramontana: violoncello e trombone, rispettivamente, impiegati in un lavoro di scomposizione e ricomposizione di materiali sonori, di incroci timbrici ed equilibrismi espressivi. La performance è la stessa costruzione continua della voce del duo: fischi, battiti, note, rumori degli strumenti, strappi e ricuciture, interazioni e connessioni tra le linee. Tilli e Tramontana si misurano con uno spettro ampio di riferimenti, confrontano il significato e le implicazioni del suono con il gesto che lo produce, ricercano nella dimensione acustica e pura dello strumento la possibilità di variarne la voce: i movimenti piegano i suoni alle necessità del discorso, li spostano possibilmente al di là dei loro confini naturali.


La musica del duo evoca stati d’animo e sensazioni attraverso segni astratti, liberandosi agevolmente di schemi e convenzioni per rispondere tanto all’estro del momento quanto al disegno pianificato in partenza. Il dialogo procede attraverso brevi episodi: piccole stanze di musica dove concentrare idee e ragionamenti, frammenti concisi e senza fronzoli dove risaltano le intenzioni di Tilli e Tramontana. Una sorta di scomposizione in fattori primi dove se rimane facile riconoscere le matrici di partenza, diventa altrettanto possibile legare e connettere tra loro in modo nuovo i tasselli ricavati al termine del processo. Uno sguardo – sereno e lucido, ludico e rigoroso – a una storia musicale lunga secoli, uno sguardo capace di interessarsi con curiosità a stimoli differenti e inglobarli nel proprio pensiero espressivo.


La possibilità di esprimersi secondo un’attitudine svincolata dai retaggi che ciascun riferimento porta è l’obiettivo del duo. Attitudine svincolata, indipendente, libera e aperta, ma non iconoclasta: utilizzare le schegge e i frammenti ottenuti come punto di partenza per il dialogo e l’interplay, per la definizione di un contesto sonoro che non può che essere comprensivo delle tante radici musicali del nostro mondo.



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