Wide Sound – WD205 – 2016
Gianluca Esposito: sax alto, sax soprano
Mauro Grossi: pianoforte, organo hammond
Daniele Mencarelli: contrabbasso, basso elettrico
Andrea Dulbecco: vibrafono
Gregory Hutchinson: batteria
È il groove il segreto di questo disco. Chiaramente per nulla velato ma evidente e tellurico, d’impatto, proprio come il brano di apertura intitolato The Hammer. Un martello ritmico ad alta frequenza cardiaca, che costringe il piede a battere il tempo e inseguire la fuga vibrante e articolata del sax di Esposito. The Hammer è anche il nome di un disco che vede la sua struttura sorretta da musicisti di rango come i fidi Mauro Grossi e Daniele Mencarelli, il notevole Andrea Dulbecco e il top player Gregory Hutchinson. Esposito è anche l’ideatore di sei dei nove brani che fanno parte di un progetto di matrice afroamericana ma d’italica sensibilità e melodia (Question and Answer). The Hammer è un disco variegato, che attraversa momenti di forte dinamicità con altri in cui Esposito dimostra di essere capace e attento nel toccare le diverse vette che gli impongono le sue scelte compositive, mantenendo la barra ferma anche nei tempi moderati e lenti (Play For Kenny e Like A Dream). Anche in pezzi più funky come Walking With Shuffle, dove dialoga con l’hammond di Mauro Grossi, Esposito dirige con equilibrio il quintetto, lasciando spazio hai musicisti e intervenendo con incursioni precise che tra improvvisazione e diligenza armonica non alterano l’economia ritmica del pezzo. L’iniziale arrangiamento swing di Mack The Knife, con un walking bass d’apertura strepitoso, e il successivo sviluppo del pezzo, scavato e “cucinato” con dovizia, conferma senza alcun dubbio la continuità progettuale con i brani originali. Della stessa pasta sono anche Question and Answer e Fragile, qui liricizzato al soprano e punteggiato dal vibrano. The Hammer “picchia” e lo fa con classe e raffinatezza.
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