Linx-Fresu-Wissels/Heartland – The Whistleblowers

Linx-Fresu-Wissels/Heartland - The Whistleblowers

Tuk Music – 2015




David Linx: voce

Paolo Fresu: tromba, flicorno, electronics

Diederik Wissels: pianoforte, Fender Rhodes

Christophe Wallemme: contrabbasso, basso elettrico

Helge Andrea Norbakken: batteria, percussioni

Alborada Strings Quartet






Abbiamo avuto il piacere di ascoltare in anteprima The Whistleblowers prima che vedesse la luce su supporto fisico. È accaduto la scorsa estate al Locomotive Jazz Festival durante una suggestiva serata di musica consumatasi nello splendido scenario dell’anfiteatro romano di Lecce. Quel progetto sarebbe diventato il secondo disco del trio Heartland, formato dal belga David Linx alla voce, Paolo Fresu alla tromba e dall’olandese Diederik Wissels alle tastiere. Al trittico sono affiancati Christophe Wallemme al contrabbasso, Helge Andrea Norbakken alla batteria e dal Quartetto Alborada. L’etichetta è la Tuk, nella linea Voice. I testi dei tredici brani sono di David Linx. Il belga canta, interpreta, soffre e modula le sue emozioni con apparente semplicità e con raffinato senso del canto (As One), che piega a seconda della direzione impressa dalla musica, per lo più firmata da Wissel, con apporti di Fresu e dello stesso Linx. La miscela vincente è una formula alchemica che comprende canto, improvvisazione jazz, classica e, da sottolineare, un cameo di alta poesia cantata intitolato Le Tue Mani. Tranne quest’ultimo, i brani sono tutti originali e sembrano cuciti addosso a ogni singolo componente. Il lirisimo del canto si fonde con il suono rarefatto e intimo di Fresu, facendo si che nello stesso momento entrambi siano voce e strumento fusi in se stessi (This Dwelling Place). Le cuciture liriche e sintattiche del piano di Wissels garantiscono fluidità all’interscambio tra suono e voce. Poi c’è la sezione ritmica, discreta, efficace e necessaria, che assieme al Quartetto Alborada avvolge, sostiene e dota di ali, gli slanci vocali e sonori di Linx e Fresu (The Whistleblowers). Nel suo “genere” è un disco bello e appassionante. Consigliato!



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