Simone Gubbiotti – Resilience

Simone Gubbiotti - Resilience

Dot Time Records – DT9034 – 2015




Simone Gubbiotti: chitarra

Jay Anderson: contrabbasso

Adam Nussbaum: batteria






Resilience è un disco delicato e suonato con partecipazione e proprietà di linguaggio. Simone Gubbiotti giunge con questo lavoro alla sua terza prova da leader e si concede il lusso di avere di nuovo con sé due musicisti di grande rilevanza internazionale del calibro di Jay Anderson e Adam Nussbaum. Il chitarrista procede infatti in questa sua cifra caratteristica dopo aver avuto nei precedenti dischi interpreti esperti e riconosciuti come Peter Erskine alla batteria e Darek Oles al basso in Promise to my Friend, e Joe La Barbera alla batteria e Joe Bagg all’organo Hammond in The Hammond Trio.


Tanto nei brani originali quanto nella ripresa di due titoli importanti come Blue in Green e Witch Hunt, il chitarrista disegna un quadro pacato e rilassato, dove si dispongono con ordine i vari riferimenti ai tantissimi chitarristi della storia del jazz e le iniziative personali. Se Gubbiotti rispetta in modo spontaneo e convinto gli stilemi del jazz, all’interno di questo recinto ne esplora le varie possibilità: i brani lo portano a misurarsi con lo swing e con le derive più recenti del mainstream, con gli accenti latin e con le varie declinazioni del bop. Atmosfere rarefatte, passaggi equilibrati, sonorità calde e morbide: Gubbiotti completa un disco coerente e capace di mettere in evidenza il suo approccio stilistico in modo efficace.


In questo percorso viene aiutato dal sostegno sempre discreto e sicuro offerto dai suoi due compagni di avventura. Anderson e Nussbaum costituiscono una ritmica in grado di dare spessore al discorso senza soverchiare il solista e in grado di portare verve e spingere il groove senza rivaleggiare con le sue linee. Una applicazione essenziale del dettato ritmico senza ridondanze o orpelli privi di senso. Anche perché l’impostazione proposta da Gubbiotti, tanto per le composizioni quanto per le atmosfere, è tutto sommato cameristica, raccolta, calma: e, in un contesto simile, servono la spinta e l’energia ma vanno dosate con parsimoniosa attenzione.


Resilience – mutuando in qualche modo il significato del titolo – è un lavoro in cui il trio si confronta tanto con le melodie composte da Gubbiotti quanto con lo stile sobrio del chitarrista. Un lavoro, quindi, sempre giocato sul versante intimo, senza perdere in intensità e tenendo sempre presenti le opportunità offerte dal materiale e tenendo presente che è spesso più utile una pausa o una sospensione rispetto ad una frase gratuita o fine a sé stessa.