Rosario Giuliani – The Hidden Side

Rosario Giuliani - The Hidden Side

Parco della Musica Records – MPR 075CD – 2016




Rosario Giuliani: sassofoni

Alessandro Lanzoni: pianoforte

Luca Fattorini: contrabbasso

Fabrizio Sferra: batteria

Paolo Damiani: violoncello

Marcella Carboni: arpa





A volte si tende a considerare, per la loro storia e per il valore dei lavori realizzati, alcuni musicisti come delle certezze. Meno di quello non danno, hanno un valore intrinseco standardizzato in alto e difficilmente vengono meno a quanto ci si aspetta da loro. Uno di questi è, nella mia personale considerazione, Rosario Giuliani, sassofonista espressivo, tenace, applicato, spesso molto ispirato ed eccellente band-leader in un rapporto equilibratissimo con i suoi i diversi compagni di viaggio. Il suo sassofono, che sia tenore o soprano, ha un suono inconfondibile e le sue esperienze di concerti e registrazioni (anche con la prestigiosa label francese Dreyfus) lo hanno migliorato nel tempo come un ottimo vino (italo-francese). In questo lavoro intitolato The Hidden Side (il lato nascosto) Giuliani sembra volerci raccontare aspetti del suo carattere musicale meno conosciuti, e lo fa in maniera efficace proponendo una scaletta di tutto rispetto con brani tutti di sua composizione, alcuni davvero belli, ognuno di loro comunque significativo è caratterizzato dal suo sax alto o soprano. Al suo arco Giuliani presenta anche alcune frecce di rara efficacia: la presenza di uno dei migliori talenti del piano germogliati in Italia negli ultimi anni, Alessandro Lanzoni, che non si limita ad un ruolo di complemento ma risplende in diversi momenti solistici; una eccellente ritmica che sostiene mirabilmente ogni nota del disco; la partecipazione di Paolo Damiani che con il suo violoncello colora di tinte inaspettate quattro belle composizioni (in tre di queste apprezziamo anche l’arpa di Marcella Carboni). Nell’insieme, una volta ascoltato e gustato una prima volta, questo si rivela come un lavoro maturo, espressivo, divertente, a tratti molto profondo, visceralmente legato al jazz sia più classico che intelligentemente moderno. Davvero apprezzabile.