Dena DeRose – United

Dena DeRose - United

HighNote – HCD 7279 – 2016




Dena DeRose: pianoforte

Martin Wood: contrabbasso

Matt Wilson: batteria

Ingrid Jensen: tromba

Peter Bernstein: chitarra







L’eccellente perizia tecnica al pianoforte e la morbida ugola swingante al canto sono gli ingredienti che fanno dell’italoamericana Dena DeRose una tra le maggiori jazz woman a livello mondiale nel far propri gli standard di ogni epoca. Impostasi sulle ribalte sempre frizzanti dei piccoli club della grande Manhattan, Dena si divide artisticamente, già da alcuni anni, tra Stati Uniti, Europa e Italia. È insieme a una nuova piccola band composta da Martin Wood (contrabbasso) e Matt Wilson (batteria) e in tre brani Ingrid Jensen (tromba) e Peter Bernstein (chitarra) che ora in United la jazz singer e piano player riesce a proporre una simpatica carrellata all’insegna dei grandi classici moderni, canzoni che risultano insomma il frutto dell’estro di insigni songwriters a stelle-e-strisce. Quando la DeRose appare per la prima volta ai festival italiani nel 2001, è all’inizio di carriera, ma è già una promessa consolidata; anche dai dischi, ieri come oggi, si sente come non sia una semplice cantante che si accompagna al pianoforte, bensì una musicista completa che fa della voce uno strumento; lei nasce come pianista, ma un problema al tunnel carpale le permette di scoprire doti canore e qualità vocali del tutto straordinarie. Risulta arduo in tal senso tirar fuori il solito giochino delle influenze, perché lo stile musicale, pur inquadrandosi fra le grandi narrazioni mainstream e post-bop, sposa creatività e passione in ogni momento del brano scelto per improvvisare o cantare nel rispetto per i testi e nell’interplay con la ritmica o con gli altri ospiti più o meno occasionali grazie a interpretazioni sempre nuove, curiose, sorprendenti, da jazzista autentica. Soprattutto quando si esibisce in trio: United è un album in grado di creare un’atmosfera di silenzio e attenzione verso la musica pressoché unica nel jazz per mini ensemble, entusiasmando anche in altri contesti, in particolare quando si allarga a quartetto e quintetto. Alla fine ogni pezzo di United è quindi un’esperienza passionale, da sentire e ricordare con la genuina intensità.