Giorgio Tirabassi – Romantica

Giorgio Tirabassi - Romantica

Nuccia Records – 2016




Giorgio Tirabassi: voce

Carlotta Proietti: voce

Moreno Viglione: chitarre

Sergio Vitale: flicorno

Luca Chiaraluce: chitarra

Massimo Fedeli: fisarmonica

Daniele Ercoli: contrabasso, bombardino, flauto, voce

Giovanni Lo Cascio: batteria





«!»: esclamò Pablo Picasso nel 1949 quando vide il corto d’animazione Begone Dull Care di Norman McLaren con musiche di Oscar Peterson. Con i necessari distinguo, potremmo oggi usare la stessa espressione dopo l’ascolto di questo disco originalissimo, benché Tirabassi faccia una cosa sulla carta semplicissima, al punto da chiedersi perché mai non sia venuto in mente a nessuno prima di lui. Per farla breve, il vocalist e cantautore ha preso dodici brani della tradizione popolare romanesca e li ha ricantati in chiave jazz, un esperimento (qui riuscitissimo) che nessuno aveva mai tentato prima – ci avevano provato altri dialetti, con risultati alterni – forse intimiditi dai rapporti spazio/tempo che sperano gli antichi canti vernacolari dai moderni ritmi sincopati. Eppure sin dalle remote origini il jazz si nutre, per improvvisare, di frasi o melodie ricavate da lontane esperienze, ad esempio il melodramma italiano già all’epoca del ragtime, dell’hot e del dixieland. A voler essere pignoli, una sorta di precedente c’era già nel 2005 con la versione boppeggiante della rivista Rugantino da parte del quintetto hard bop del batterista Roberto Gatto, ma era un disco tutto strumentale, su melodie degli anni Sessanta che riflettevano il proprio tempo più che l’ambientazione storico-regionale. Ora Tirabassi seleziona 15 arcinoti pezzi del songbook dell’Urbe Eterna dal Medioevo alla Dolcevita, tra stornelli, ballate, strambotti, romanelle, serenate, cantando e suonando la chitarra in formazioni variabili dal duo al sestetto, con strumentazioni folk-jazzistiche. Quasi tutti i pezzi sono anonimi, tranne Tango romano e Affaccete Nunziata dal repertorio di Ettore Petrolini, Stornello dell’estate scritto da Ennio Morricone nel 1960, Tutte le notti basata sullo swing gitan di Biréli Lagrène, Serenata del Belli dal grande sonettista ottocentesco. M’affaccio alla finestra, ecco, finalmente qualcosa di nuovo…