Foto: Gianmichele Taormina
Noa & Band: il “Love Medicine Tour” nel cartellone del Luglio Musicale Trapanese
Trapani. Teatro Giuseppe Di Stefano – 17.7.2016
Una voce che si staglia alta, limpida e potente nel cuore della notte. Un canto antico che proviene dai deserti più reconditi e irraggiungibili della terra. Melodie che narrano un vento di pace e di quiete. Sono i vocalizzi emozionanti e ancestrali di Noa. La cantante israeliana di origini yemenite è tornata in Sicilia per una delle tante tappe del suo ultimo tour, affiancata da tre inossidabili compagni di viaggio ovvero il chitarrista Gil Dor, da ventisei anni direttore musicale delle sue produzioni, dal notevole giovane contrabbassista Adam Ben Ezra e dal virtuoso percussionista Gadi Seri.
A Trapani, all’interno del cartellone allestito dal Luglio Musicale Trapanese, Noa ha presentato un songbook variegato da un ventaglio di classici spesso presenti nei suoi live. A partire da quelli appartenenti al suo secondo lavoro da solista prodotto da Pat Metheny. Tra questi, l’incantevole I Don’t Know e poi tre trascinanti composizioni, immancabili nel suo repertorio: Mishaela, Child Of Man e Eye Opener. Qui Noa si è cimentata come suo solito, agile dietro le percussioni per poi inscenare uno strabiliante duo con Gadi Seri nel magnifico siparietto di Sapari e, pensate, anche alla batteria, dimostrando la grande caratura strumentale di una interprete mai paga della propria vena creativa. Il concerto trapanese aveva invece preso l’avvio con il docile benvenuto di Shalom (A Paz), incantevole composizione con testo in israeliano, tratta dal suo ultimo lavoro discografico che dà il nome anche al tour. Di seguito, altre composizioni distillate dal recente disco Love Medicine – come ad esempio la leggiadra e brasilianeggiante Happy Song – si inframezzavano a deliziosi momenti strumentali eseguiti dai componenti del quartetto. Il solo di Adam Ben Ezra per dirne una, ha emozionato per scioltezza e sinuosa disinvoltura, ricca di un fraseggio ritmico e al contempo melodico decisamente senza pari. Gil Dor senza mai deludere, come da copione ha dimostrato la sua rara competenza alla chitarra acustica, essendo stato tra i primi allievi di Pat Metheny. E, a proposito del chitarrista statunitense, Noa ha toccato il cuore di tutti raccontando la genesi del testo di Eternity and Beauty, canzone da lei scritta per le musiche dell’amico Pat.
Avvicinandosi al termine del concerto, altro toccante quadro è stato il trittico tratto da Noapolis, lavoro della cantante dedicato alle canzoni tradizionali napoletane. Nell’ordine: Santa Lucia Luntana, Era De Maggio e la divertentissima filastrocca Alla Fiera di Mastrandrea. All’acclamatissimo bis non potevano mancare altri due momenti intimisti dell’esibizione: E Vui Durmiti Ancora, classico immortale della tradizione siciliana del primo Novecento e naturalmente Beautiful That Way – La Vita è Bella. Shalom Shalom con l’intera band sul palco ha concluso lo spettacolo della generosa artista israeliana, meritatamente acclamata dal caloroso pubblico trapanese.