Foto: Roberto Priolo
Branford Marsalis Quartet con Kurt Elling @ Il Ritmo delle Città
Milano, Teatro Leonardo – 13.7.2016
Tuoni, fulmini e saette hanno fatto che si che l’ultimo concerto de Il Ritmo delle Città si tenesse non più nello splendido scenario dell’Orto Botanico di Milano ma nel vicino Teatro Leonardo. È stata una chiusura in bellezza: Branford Marsalis Quartet, assieme al cantante Kurt Elling. Il sassofonista si è presentato con il monumentale, e vera mente del gruppo, Joey Calderazzo al pianoforte, e i due portenti, Eric Revis al contrabbasso e Justin Faulkner alla batteria. Il pubblico è quello delle grandi occasioni: tanto numeroso da “costringere” gli organizzatori a mettere in piedi due set, attento e appassionato. Circa mille persone sono un bel numero per il jazz milanese.
Marsalis ha presentato il suo nuovo disco, Upward Spiral, realizzato con lo stesso gruppo che tiene il concerto. L’ha fatto attraverso alcuni brani del disco e classici del jazz. La musica suonata ha mantenuto quasi sempre standard di notevole qualità e raffinatezza, anche se in alcuni frangenti i musicisti si sono limitati a tenera alta la tecnica e compassata la passione. L’atmosfera che il quintetto ha creato si divideva tra momenti da night di classe frammisti a jam da jazz club di “strada”. Durante uno di questi passaggi è salito sul palco il “nostro” Emanuele Cisi per duellare con lo stesso Marsalis. Elling ha snocciolato note di gran classe in Blue Gardenia, ricostruendo un presente alla Nat King Cole. Invece There’s a Boat Dat’s Leavin’ Soon for New York l’ha visto cimentarsi in velocità tra scat e richiami bop. Con la stessa Doxy, poi, ha confermato la sua classe cristallina che lo fa essere il miglior cantante di jazz in circolazione. E non è da meno anche con la bossa nova di Só Tinha de Ser Com Você. Il pezzo top è stato Practical Arrangement. La cover di Sting comincia con una sofferta e sentita narrazione di sax che poi cede il passo alla calda e sensuale voce di Elling e all’orchestrazione pianistica di Calderazzo. Marsalis è sublime, Elling e Calderazzo cinematografici, e il pubblico silenzioso e incantato da una performance da brividi.
E per chiudere, una struggente I’m a Fool to Love You suonata in duo da Marsalis e Elling.
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