Blue Art – BAJ121 – 2016
Massimiliano Rolff: contrabbasso
Gabriele Mirabassi: clarinetto
Marco Fadda: percussioni
Roberto Piga: violino
Daniele Guerci: violino
Alessandro Sacco: viola
Raffaele Ottonello: violoncello
Massimiliano Rolff deve la sua fama al jazz, ma in questo suo ultimo lavoro, e quinto da leader, si misura con qualcosa di nuovo che si trova al di fuori dell’alveo jazz e si avvicina più alla world music, sfiorando la contemporanea e palesando influenze folk e classiche. Insomma, Rolff fa una sintesi originale di tutta una serie di suoni progettuali che divide in sette quadri, ovvero altrettante raffigurazioni della sua personalità e realtà. Accompagnato dal clarinetto di Mirabassi e le percussioni di Fadda, Rolff ricostruisce la contemporaneità italica circondato da una quinta di archi che liricizzano la narrazione e descrivono i simbolismi legati ai sette passaggi virtuali di un’esistenza artistica e temporale. Il Primo Quadro tratteggia La terra, e poi così via con gli elementi naturali come L’acqua e il suo turbinante opposto Il fuoco, l’impalpabile Aria e l’astrazione puntinata e percussiva dell’Etere che si perde nella Luce e nei ghirigori splendidi e dialogici di contrabbasso e clarinetto che dominano questo brano e l’intero progetto. L’umano, troppo umano, de Il Pensiero getta un velo di raziocinio e presa coscienza su una difficoltosa concezione panteistica degli elementi che influenzano la nostra esistenza. E su quest’ultimo quadro che Rolff pone gli accenti della sua musica, in cui contrappone la creatività umana alla fascinosa imprevedibilità della natura.
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