nusica.org – nusica 10 – 2016
Andrea Massaria: chitarra, effetti
Bruce Ditmas: batteria
Riflettere in maniera libera sulla musica di una delle grandi figure del jazz contemporaneo. Il filo logico che sottende il lavoro proposto da Andrea Massaria e Bruce Ditmas si sviluppa intorno a un dialogo tra la scrittura della compositrice statunitense e le improvvisazioni del duo: un dialogo, di volta in volta, nervoso e suadente, riflessivo e fulmineo, animato da incontri timbrici, rinvigorito da un interplay attento e dinamico.
Quarantasei minuti divisi in sei tracce ampie – a parte And now The Queen, nessuna scende sotto i sei minuti – e utili, in pratica, per giocare con il materiale ripreso: Massaria e Ditmas si muovono con libertà nelle composizioni, cercano l’essenza e la motivazione intima di ogni passaggio, si svincolano da un’esecuzione calligrafica per riprendere il senso profondo delle composizioni.
I due musicisti si misurano su un terreno squisitamente paritario, con le linee che si incrociano di continuo e riprendono forza l’una dall’altra. Senza compromessi e senza rinunciare alla complessità delle costruzioni melodiche: il lavoro proposto dal duo non cerca soluzioni semplici o semplificate, affronta con spirito avventuroso i propri riferimenti. La particolare lineup della formazione offre il destro per una visione estetica non condizionata dai soliti ruoli affidati agli strumenti ma consente – o costringe, a seconda dei punti di vista – un approccio meno convenzionale e rivolto a dare sempre consistenza al risultato complessivo. In particolare, Massaria e Ditmas tengono ben conto del silenzio come elemento aggiuntivo, come “presenza” utile a proporre la sintesi tra i suoni, grazie agli echi, alle sospensioni e agli armonici che innescano i due strumenti, come terreno di incontro più vasto e, soprattutto, suscettibile di dare vita a ulteriori possibilità espressive.
Segui Fabio Ciminiera su Twitter: @fabiociminiera