Vein – The Chamber Music Effect

Vein - The Chamber Music Effect

UNIT/Harmonia Mundi – 2016





Michael Arbenz: pianoforte

Thomas Lähns: contrabbasso

Florian Arbenz: batteria





Vein è un trio svizzero con alle spalle diversi dischi di cui alcuni in collaborazione con David Liebman e Greg Osby. Inoltre i tre hanno anche tenuto concerti e tournè con i due sassofonisti americani e il trombonista Glenn Ferris. Dunque un curriculum di tutto rispetto per un trio che suona un jazz “fuori dagli schemi” da circa dieci anni. Di formazione classica, i tre musicisti coltivano da anni un jazz ricercato e moderno che si pone come intermediazione tra la classica e il camerale. Dotati di tecnica sopraffina, perseguono la perfezione del trio in termini d’interplay e integrazione espressiva di ogni singolo musicista, cercando di risultare un tutt’uno sia in termini armonici che ritmici. The Chamber Music Effect esprime questa loro ricercata perfezione attraverso l’esposizione di otto composizioni originali, a volte difficoltose nell’esecuzione ma che superano con interventi corali (Pastorale) e polifonici, o in assolo minutati di rara efficacia (Boarding The Beat, In Medias Res e il velocissimo Ballet of the Monkeys). Anche in brani meno dinamici, dove bisogna gestire la tensione e le fughe, dimostrano di essere tecnicamente capaci di arginare e superare le tensioni temporali (Prelude). C’è in loro anche una vena poetica che si associa a un basico sub strato melodico (Poeme De Nuit) che condiziona ogni singola composizione. I Vein propongono un jazz che richiede attenzione e riflessione, capacità interpretative e una buona dose d’immaginazione che loro stessi riescono a stimolare negli ascoltatori. The Chamber Music Effect è la giusta rappresentazione di un gruppo originale, ricercato e sostanzialmente swing.



Segui Flavio Caprera su Twitter: @flaviocaprera