Albòre Jazz – ALBCD601 – 2016
Rossano Baldini: pianoforte
Gianluca Petrella: trombone
Pierpaolo Ranieri: basso elettrico
Michele Rabbia: batteria, percussioni, live electronics
Il discorso di Rossano Baldini prende le mosse, in primo luogo, dal disegno della formazione: una scelta effettuata secondo un’intenzione precisa, sia per quanto riguarda i suoni che per i musicisti chiamati dal pianista. E, in questo modo, si mettono subito in evidenza le specificità di un lavoro ricco di tensioni, capace di combinare con mano sagace intensa solidità e spirito minimalista.
La musica composta o ripresa da Baldini potrebbe essere definita di una densità rarefatta, in una sintesi apparentemente contradditoria: un filo espressivo frastagliato ma sempre presente all’architettura generale, attento con applicazione costante al valore di ogni singolo suono e agli echi che ogni singola nota diffonde nel silenzio. È in questo senso che si esplicita il concetto espresso sopra: la cura certosina per il particolare non soffoca lo sviluppo generale, la gestione delle distanze tra i vari elementi ne enfatizza, nella maggior parte, dei casi il significato
Ne viene fuori un lavoro rivolto a un immaginario colto. Dai richiami nordici e mitteleuropei all’utilizzo dell’elettronica, dagli spazi totalmente liberi ai riff più diretti, il pianista presenta una musica in cui sono possibili molteplici letture, stratificate a seconda di quanti riferimenti stilistici vengano condividisi tra formazione e ascoltatore. Se in qualche passaggio questo approccio può limitare l’impatto del lavoro e rivelarsi un po’ chiuso su sé stesso, Baldini riesce comunque a non oltrepassare il limite e a non far avvitare la musica in una spirale autoreferenziale.
Le soluzioni percorse in Light combinano tensioni e atteggiamento minimalista con equilibrio e gusto. Le aperture melodiche e la regia generale danno significato e respiro a un lavoro condotto in maniera convincente.
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