Fabio Accardi – Precious

Fabio Accardi - Precious

Mordente Records – MRD 06 – 2016





Fabio Accardi: batteria

Gaetano Partipilo: sax alto, sax soprano, flauto

Claudio Filippini: pianoforte, piano Fender, Wurlitzer

Francesco Poeti: chitarra acustica, chitarra elettrica

Luca Alemanno: basso, contrabbasso






Sette brani originali, un tema di Jack deJohnette (Preludio pra Nanà) e uno di Hermeto Pascoal (Little church) costituiscono la “scaletta” di Precious, il nuovo lavoro del batterista Fabio Accardi. Il disco si completa con la ripresa in coda di Biodiversity, traccia iniziale del lavoro, per dare un senso di circolare continuità alla musica suonata.


Precious è un vero e proprio concept album dedicato al pianeta Terra, secondo una prospettiva profondamente ambientalista. I titoli – e ancor più le spiegazioni riportate nella presentazione del lavoro – rappresentano uno sguardo alle questioni aperte e spinose della salvaguardia e del rispetto della Natura e delle sue tante manifestazioni. Se la già citata Biodiversity pone un accento esplicito al discorso anche Wonderland: let the children play, , A Natureza, nossa princesa, (S)Heaven can’t wait, Scarlett, scent of woman, Thirty ways …to save the world, Oceans: the whales’ song si riferiscono tutti ad una riflessione complessiva sullo stato del nostro pianeta e, soprattutto, sulla capacità dell’uomo di intervenire sul futuro e sulle risorse naturali – e purtroppo questo intervento è troppo spesso dannoso e deleterio.


Il disco rispecchia la biodiversità e la enorme varietà di ambienti naturali con un percorso che attraversa stili ed intenzioni differenti. Dal Brasile al jazz, dalla fusion degli anni ’70 a certe sonorità più vicine al rock e al pop. Gli omaggi dichiarati o, in qualche modo, contenuti nei titoli – Stevie Wonder, Jack deJohnette, Hermeto Pascoal e i personaggi cui sono dedicati i loro brani vale a dire Nanà Vasconcelos e Miles Davis – consentono ad Accardi di inserire altre sfaccettature al discorso. La composizione del quintetto, inoltre, permette di dare corpo a tutti questi accenti grazie a musicisti curiosi, estremamente talentuosi, capaci di trovare gli spunti migliori per tradurre in pratica i riferimenti stilistici che animano le composizioni del batterista. Il risultato è un lavoro esuberante ed equilibrato, energico e riflessivo, capace soprattutto di superare le barriere tra i generi e distillare la varietà di situazioni musicali affrontate in un discorso coerente e scorrevole.


La circolarità del pensiero e delle intenzioni di Accardi viene evidenziata in maniera efficace dalla ripresa finale del brano di apertura. Se è un artificio che si trova spesso nei dischi, in questo caso specifico viene ad essere enfatizza da due aspetti: in primo luogo, banalmente, dal parallelo tra la circolarità del discorso e la forma sferica del pianeta e, soprattutto, dall’attenzione con cui è stata realizzata la traccia finale. Se si setta, infatti, il lettore sulla ripetizione in loop del disco, la coda diventa immediatamente un nuovo inizio per l’ascolto, in una specie di spirale che avvolge l’ascoltatore.


Link di riferimento: Fabio Accardi’s Precious: Teaser



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