Mario Nappi Trio – Triology Vol.1

Mario Nappi Trio - Triology Vol.1

Skidoo Records – 2016




Mario Nappi: pianoforte

Corrado Cirillo: contrabbasso

Luca Mignano: batteria





Misurarsi con gli standard non è mai impresa facile ed a provarci si rischia l’ovvio, il ripetitivo, il già sentito. Scegliere brani di origine abbastanza diversa, che arrivano dalla più solida tradizione del jazz e da quella del rock nel senso più ampio, può diventare ancora più delicato. Nel caso di questo lavoro proposto dal trio di Mario Nappi, giovane pianista napoletano accompagnato da Corrado Cirillo al contrabbasso e da Luca Mignano alla batteria, dopo un piacevole ascolto possiamo dire a ragion veduta (e sentita) di essere di fronte ad un progetto musicale maturo, riflessivo, preparato e costruito in modo eccellente, inappuntabile sotto il profilo interpretativo e con il giusto coinvolgimento dei musicisti, in ottimo equilibrio, peraltro, fra il rispetto dell’originale e sapienti forme di arrangiamento. Da John Coltrane (Giant Steps) a George Gershwin (But Not For Me), dai Beatles (Yesterday) ai Radiohead (No Surprises) passando per un classico di Jerome Kern come Smoke Gets In Your Eyes, le note scorrono fluide e godibili e le riproposte sembrano tutte degne degli originali, aggiungendo in qualche caso un tocco molto personale e indovinato (è il caso di No Surprises, magnifica canzone di Tom Yorke da Ok Computer).


Protagonista assoluto, ovviamente, il piano di Nappi, al quale i due sodali di trio forniscono un professionalissimo e talvolta assai dinamico supporto, assecondando le sue scelte, che raramente sembrano forzare o inutilmente allungare la naturale strada che il brano prende con un approccio emozionale molto coinvolgente. È proprio questo, una certa semplicità che sembra scaturire dalle note, a dare un tocco di innata classe al disco, che in certi momenti sembra frutto del lavoro sapiente e smaliziato di musicisti navigati da anni di esperienze precedenti. Ci troviamo invece di fronte ad un classico trio, composto però da giovani musicisti, davvero molto bravi.