Italian Swing Dance Society – CD1001 – 2017
Norma Miller: voce
Maurizio Meterangelo: basso, voce
Pierluigi Zappacosta: batteria
Cristian Caprarese: pianoforte
Alessandro Di Fonso: sax alto
Andrea Silvestri: sax baritono
Simone Borghese: sax tenore
Matteo Di Matteo: trombone
Jorge Gabriel Ro: tromba
Alex Tuchkov: tromba
Roberta Bevilacqua: voce
A swingin’ love fest è il punto di arrivo di un percorso lungo e duraturo intorno al mondo dello swing, del lindy hop e della danza a “ritmo di jazz”, costellato di concerti e incontri e rivolto, spesso e volentieri, alla combinazione della musica con altre forme d’arte e d’espressione. Punto di arrivo arricchito con la presenza di un ospite speciale come Norma Miller, cantante e performer presente sin dagli anni ’40 sulla scena dello swing newyorchese e capace di mascherare in modo assolutamente efficace la propria età all’interno di interpretazioni graffianti ed energiche.
The Billy Bros Jazz Orchestra interpreta con brio e ironia gli stilemi del genere. Dagli argomenti dei brani ai vestiti, dalle coreografie di palco alla grafica di copertina tutto rimanda al mondo dei Bulli e delle Pupe, ai Detective dal Whisky facile. Sonorità, ritmi e arrangiamenti, naturalmente, ne restituiscono l’ambientazione e la verve. Un combo con una ampia sezione fiati sostiene quattordici brani dal passo scattante con le voci al centro dell’obiettivo e l’attenzione alla “danzabilità” sempre presenti all’attitudine della band.
L’incontro con Norma Miller rappresenta il compimento di un filo logico sviluppato negli anni. Le foto del booklet raccontano la presenza della cantante in sala di incisione e sul palco con i Billy Bros ma anche la voglia di avvicinarsi alla radice prima di quel mondo attraverso le coreografie disegnate da Chester Whitmore. I brani testimoniano una aderenza ai canoni del genere misurata, però, sulle peculiarità della formazione. Gli innesti avvenuti via via nella line up del gruppo hanno inserito musicisti con esperienze che vanno anche al di là dei confini stilistici dello Swing e aggiungono cosi al rispetto estremamente presente un accento frizzante e meno prevedibile, l’attitudine allo spettacolo che proviene dal palco si riflette anche nella registrazione in studio e nella gestione della musica.
Ne risulta un lavoro in linea con i presupposti del genere senza rinunciare ad inserire nel proprio bagaglio alcuni spunti personali, sia nel brano originale composto da Maurizio Meterangelo che negli arrangiamenti di standard conosciuti come Jive at Five o One o’ clock jump di Count Basie. Il confronto con una artista che ha vissuto in prima persona la scena degli anni ruggenti e che ha conosciuto direttamente, tra gli altri, mostri sacri del calibro di Ella Fitzgerald, Count Basie, Duke Ellington, Benny Goodman, Artie Shaw, offre alla formazione italiana la possibilità di dare un contributo importante al momento fortunato che il genere sta conoscendo in questi anni come quello di riportare Norma Miller in studio e di eseguire la prima registrazione di alcuni brani composti dalla cantante e interpretati nel corso dei decenni ma mai pubblicati prima d’ora.