MORPH013 CD – 2017
Manuel Pasquinelli: batteria
Michael Gilsenan: sassofono
Maja Nydegger: tastiere
Markus Ischer: chitarre
Andi Schnellmann: basso
Ipnogeno, sognante a tratti, il sound dell’elvetico Akku Quintet si riconferma nella sostanza e all’incirca nella sua giovane formazione (ancora una volta un avvicendamento, in questo caso nel ruolo delle ance): operante a partire dall’area bernese, Akku persiste entro una progettualità creativa imbastita tra un elettrificato Ambient ed una dinamizzata linea compositiva Minimal.
Impersonale in certi aspetti di mood, particolarmente nell’esposizione tematica, il materiale è vitalizzato da una corrente elettroacustica che vi immette uno scavo pop-rock e condensa un groove non privo di cangianti spessori.
S’insiste, dunque, entro le connotazioni stilistiche coerentemente con i precedenti album – Stages of sleep (2012) e Molecules (2015) – ma, rispetto a quest’ultimo, è più latente il ricorso al crescendo e alle catartiche deflagrazioni sonore, con ciò conferendo alle cifre dell’album un andamento nel complesso più regolare.
Modulazioni jazzy affidate al sax spiccano rispetto al puntillismo e alle iterative cellule proto-melodiche affidate a tastiere e chitarra, espositive di cullanti e apparentemente incruenti schemi melodici, germinanti entro una imbastitura ritmica solida ma più spesso capricciosa, fonte di un denso groove in cui non disertano connotazioni neo-prog.
Impreziosito come in passato anche dalla sobria eleganza delle grafiche di copertina, Aeon è in sostanza lavoro di consolidamento dello stile-Akku, collocando la giovane band entro la più nuova, laboriosa scena fusion, cui partecipa con tratti ormai precipui della fucina Swiss-made.