Roberto Ottaviano QuarkTet – Sideralis

Roberto Ottaviano QuarkTet - Sideralis

Dodicilune Dischi – Ed364 – 2017




Roberto Ottaviano: sax soprano, sax alto, sax baritono, sopranino

Alexander Hawkins: pianoforte

Michael Formanek: contrabbasso

Gerry Hemingway: batteria





Old School, New School: dopo Astrolabio, Roberto Ottaviano ha confezionato un altro disco di forte fascino e qualità. Sideralis è un titolo onomatopeico perché la musica suonata in questo progetto sembra non appartenere alle cose terrestri ma viaggia nello spazio senza confini e impedimenti. Ottaviano ha concepito dieci brani originali la cui struttura nasce su una base tematica minimale per poi crescere sulle corde dell’improvvisazione pura. Qui siamo nel campo così detto del post free e con lui suonano tre musicisti che fanno parte di quel movimento come il pianista inglese Alexander Hawkins e due capi scuola americani quali il contrabbassista Michael Formanek e il batterista Gerry Hemingway. I quattro s’ispirano e ricercano nuove rotte battendo quelle già tracciate e ricercate da John Coltrane. Uno che ha esplorato universi e dimensioni sconosciute lasciando in dote mappe e patrimoni stradali ancora oggi di riferimento per tanti musicisti. Sideralis si apre con i vagiti di soprano rivissuti attraverso l’incedere sincopato e spezzettato di Vulpecula. Ottaviano sembra un pifferaio che trascina gli altri musicisti verso una meta apparentemente sconosciuta, intangibile e impraticabile. Di fondo, c’è in tutte le composizioni una vena melodica che spesso sfocia in momenti di sfumata cantabilità (Berenice’s Code). Durante questo viaggio ci si può imbattere nel boogie improvvisato di Planet Nichols, oppure tra le costellazioni blues di Planet John Lee Hooker, o finire tra le grandi bracci del Duca in Ellingtonia. Sideralis irradia luce ovunque lo si ascolti. Probabilmente è uno dei migliori dischi italiani del 2017!



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