Roberto Gatto Quartet – Now!

Roberto Gatto Quartet - Now!

Abeat Records – C4 ABJZ172 – 2017





Roberto Gatto: batteria

Alessandro Presti: tromba

Alessandro Lanzoni: pianoforte

Matteo Bortone: contrabbasso






Roberto Gatto con Now! presenta il suo nuovo e agguerrito quartetto. Ne fanno parte tre giovani jazzisti di razza a conferma dell’abilità del batterista romano nello scoprire e valorizzare talenti. Dopo Sixth sense, inciso in un combo pianoless, con una front line di fiati regale, fra l’altro, in questo caso torniamo ad una formazione più consueta. Accanto alla tromba troviamo, infatti, la sezione ritmica al completo. Anche la musica è meno libera, più ingabbiata, rispetto al cd precedente, ma è impreziosita dall’esecuzione di interpreti che sanno indiscutibilmente il fatto loro. A cominciare dal trombettista Alessandro Presti, dotato di una splendida tecnica e di un fraseggio cristallino, privo di vibrato, adatto a costruire assoli di impianto classico, vitali e ben bilanciati. Al pianoforte, poi, Alessandro Lanzoni è un virtuoso che lascia in un angolo il suo virtuosismo per lavorare duro, d’accompagnamento o da solista, a servizio dell’idea portante del gruppo.


Matteo Bortone, al basso, insieme al leader, contribuisce a edificare una piattaforma continuamente in movimento, dove il contrappunto e il controtempo sono la regola e le soluzioni ritmiche standard, una eccezione.


Nel disco si ascoltano brani di matrice bop, come 15 Degrees o Moom, affrontati a passo deciso, con la carica e il piglio giusti e dove le circonvoluzioni della tromba infiammano letteralmente l’aria circostante.


Nella ballad I’ve Got You Under My Skin di Cole Porter, invece, si cambia completamente registro. La voce dell’ottone di Presti esprime praticamente le parole della canzone e gli altri lo assecondano al meglio per costruire una parentesi delicata, romantica.


In Thelonious, brilla la verve dei quattro nello swingare con leggerezza e brio su uno dei pezzi più conosciuti del grande Monk.


In May in particolare, ma pure in altre parti dell’album, si apprezza la semplicità e l’efficacia di temi melodici adatti ad essere esposti, rielaborati e rimessi in pista per mezzo di un trattamento appropriato e valente.


Ancora, Brendy è un valzer jazzato dal carattere billevansiano, mentre Impro Now tira fuori il lato funky che è nell’anima dei protagonisti dell’incisione.


Chiude l’album Tango’s Time, condotto su toni inizialmente rilassati e via via in progressivo crescendo di tensione.


Now!, in conclusione, è un debutto confortante per un quartetto guidato con mano sicura da Roberto Gatto, un musicista che concede chances alle nuove generazioni, soprattutto quando riscontra tanta qualità e vera passione per il jazz.



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