FOHM – 2016
Soren Bebe: pianoforte
Kasper Tagel: contrabbasso
Anders Mogensen: batteria
Home potrebbe essere il disco della consacrazione di un pianista la cui sensibilità lo avvicina a quella dei poeti per intensità lirica e per spazialità narrativa. Ritenutosi ammiratore del pianista norvegese Tord Gustavsen, Bebe, nato a Odense in Danimarca, ha di diverso rispetto al “maestro”, un suono meno rarefatto ma più intenso. Inoltre le immagini che lui crea sono nitide e meno brumose, mentre la narrazione è più chiara nelle terminazioni armoniche. Le sue radici piantate nel folk nordico e danese, conferiscono alle sue composizioni una linearità basata sulla semplicità espressiva e tematica. A queste bisogna accostare un mix di suoni che vanno dal pop al rock saggiamente introiettati e sintetizzati con le sue radici jazz piantate tra america e europa. Il trio diretto da Soren Bebe è stato messo in piedi nel 2007 e vede Kasper Tagel al contrabbasso e Anders Mogensen alla batteria.
Il pianismo di Bebe e la conseguente formazione a tre si inserisce nella scia creata dalla sensibilità creativa ed interpretativa di Bill Evans e proseguita da Keith Jarrett. Con alle spalle diversi dischi, Soren Bebe ha realizzato un gioiellino formato da undici composizioni originali scritte da lui che tra tematiche diverse esprimono al meglio il suo jazz. Si va dal tango intenso e crepuscolare di Tango for T, all’impressionismo di Trieste, un pezzo che ondula dolcemente come un mare accarezzato dal ruvido maestrale. Segue poi il brano top del disco, A Simple Song, una ballad perfetta nel sua essenza melodico/cantabile. Questa si spartisce il trono con un altro gioiellino intitolato Time, una narrazione in bianco/nero che scandisce spazi, ambienti e momenti, attraverso una triangolazione di suoni carichi di intimismo e quotidianità contadine e popolari. Floating, che segue dopo, sembra la prosecuzione di Time in un contesto dove il tempo è dilatato e surreale. Home è un disco che coinvolge, trascina e trasporta all’interno di un mondo para reale, ai limiti del fiabesco dove il viaggio e l’immaginazione escudono il movimento ma una quieta e riflessiva sedentarietà. Consigliato!
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