Abeat Records – ABJZ 165 – 2017
Vito Di Modugno: organo Hammond, Fender Rhodes, basso elettrico
Michele Carrabba: sax tenore, sax baritono, clarinetto basso
Massimo Manzi: batteria
Pietro Condorelli: chitarra
Pasquale Strizzi: batteria elettrica (brano 13)
Eccellente quartetto quello che prende parte a quest’ultimo lavoro dell’organista Vito Di Modugno. Musicista conosciuto in tutto il mondo come virtuoso dell’organo Hammond, il tastierista barese ha voluto ispirarsi per questo suo ultimo lavoro a una suite di Musorgskij intitolata Pictures at an Exhibition. Il compositore russo la realizzo dopo aver visto la mostra di un suo amico pittore, Viktor Hermann. Di Modugno con questo disco ne da una versione tutta sua che intitola My Pictures At An Exhibition, e la fa “vivere” attraverso una struttura portante jazz e sonorità rock, esattamente progressive, in cui spicca una chiara e voluta influenza/riferimento alla versione di Emerson Lake & Palmer (Old Castle). Quello dell’organista è un jazz moderno che assomma i suoni più disparati e li fa suoi (Promenade, Pt. 3). Ma la riuscita del disco non sarebbe tale se non vi fossero anche gli interventi di un ispirato Michele Carrabba ai sassofoni, di Pietro Condorelli, che spazia dal jazz al rock con paurosa maestria, alla chitarra, e del virtuoso e flessibile Massimo Manzi alla batteria. Il disco contiene tre brani inediti – Modest, To Keith e Nina – scritti dallo stesso Di Modugno, che suona anche il basso elettrico e il fender. Affascinante e di forte presa è la cover di The Sage di Emerson Lake & Palmer, con Carrabba che spadroneggia tra richiami coltraniani e melodie mediterranee. My Pictures At An Exhibition è un disco intenso, vitale e stimolante nel suo essere dinamico e nello stesso tempo carico di lirismo e profondità narrativa.
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