Abeat Records – ABJZ 170 – 2017
Sandro Gibellini: chitarra
Gianni Cazzola: batteria
Alan Farrington: voce
Marco Bianchi: vibrafono
Alfredo Ferrario: clarinetto
Roberto Piccolo: contrabbasso
In una recente ritratto radiofonico, trasmesso in occasione dell’anniversario della morte del grande Fats Waller (15 dicembre 1943) Stefano Zenni aveva fatto rilevare come la musica del pianista e cantante newyorkese si collocasse al confine fra arte e intrattenimento; poteva anzi essere assunta a dimostrazione che tale confine, forse, non esiste.
Questo cd prova quanto vera sia questa affermazione.
Il sestetto propone un piccolo florilegio della vastissima produzione di Waller reinterpretandolo con un garbo che lascia intatte le caratteristiche essenziali della sua arte: lo swing, l’ironia, la freschezza.
Un disco ben confezionato, evocativo, patinato di quella malinconia sottile.che si respira in alcune pellicole di Woody Allen. Basterebbe ascoltare la undicesima traccia, quella Jitterburg Waltz (che Fats incise all’organo hammond), per capire la delicatezza e la poesia di questo sestetto.
La chitarra di Sandro Gibellini e il vibrafono di Marco Bianchi non fanno minimamente rimpiangere la mancanza del piano, così importante nella musica di Waller. Gianni Cazzola è ovviamente a suo agio nell’evocare nostalgie swing. Alan Farrington ha la giusta dose di sentimentalismo ironico per calarsi nel repertorio proposto. Roberto Piccolo regala oltre al suo lavoro di ottimo accompagnatore anche qualche buon solo. Alfredo Ferrario è strepitoso in ogni suo intervento.
Imperdibile per chi ama le atmosfere vintage.
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