Monotype Records – Mono LP/CD/DL 27 – 2017
Christian Kobi: sax tenore, sax soprano
ospiti: (in #track 3)
Wakana Ikeda: flauto
Taku Sugimoto: chitarra acustica
Yoko Ikeda: violino
Da oltralpe una prova solistica per sax solo che, non annoverabile tra le formule più frequenti, neppure è in tal senso esperienza isolata, e del solista si colloca entro una serialità coerentemente mantenuta entro una ricerca alquanto spregiudicata, che segna il superamento dei “classici” dettami del primo free.
Devolute non soltanto all’approccio microtonale (pratica corrente tra l’ultima generazione, in specie europea), le quattro stanze solistiche palesano grande ed estensiva partecipazione fisica segnando un rigetto di schemi e canoni identificabili, ma da cui almeno si trae la rilevanza meditativa di respirazione ed attitudine performante.
Un’annunciata trilogia, inaugurata dal CD Canto (del 2010) e proseguita con Raw Lines (2013), qui si completa in forma appena un po’ spuria con una sorta di centrale “bonus track”, più propriamente autonomo interludio, peraltro nient’affatto banale stante il coinvolgimento di tre sidemen nipponici, operanti in modo inatteso su strumenti strettamente acustici, impiegati in funzione di un camerismo etereo e dagli equilibri fragili.
In aggiunta alla grafica di copertina, priva di note ma d’indubbia eleganza e di rigoroso tema autoctono, alla terra del Sol Levante (area delle registrazioni) si guarda in realtà anche nei rispetti delle locali e più estreme avanguardie, segnatamente le pratiche ricadenti entro la fenomenologia “onkyôkei”, filone di sfuggente inquadramento così come i suoi elementi di base, molto sintonizzati su quel semi-inaudibile connettivo tra silenzi, pause ed emissione sonora al di fuori di sistemi di notazione, spesso implicante grande quanto inusuale coinvolgimento del performer.
Sono in effetti percepibili la partecipazione e l’impegno nel corso della solistica sequenza, così come l’accurata anti-disciplina della libera espressione in quartetto: cosicché l’ineffabile quanto “importante” Atta! (I have just found it), vivente ed espresso entro aeree e fragili installazioni al limite dell’inconsistenza, trasceso ampiamente il terreno formale dell’espressione free, sviluppa ed espone un’esplorazione profonda e radicale almeno sull’impermanenza della forma.
link di riferimento:
www.christiankobi.ch
monotyperec.bandcamp.com