Enrico Zanisi & Quatuor IXI – Blend Pages

Enrico Zanisi & Quatuor IXI - Blend Pages

CAM Jazz – 2018




Enrico Zanisi: pianoforte

Gabriele Mirabassi: clarinetto

Michele Rabbia: percussioni, live electronics

Quatuor IXI

Regis Hubry: violino

Guillaume Roy: viola

Clement Janinet: violino

Atsushi Sakai: violoncello






Enrico Zanisi viaggia ormai verso la trentina, ed è ancora magnificamente giovane. Ma come non ricordarlo (almeno io lo ricordo) a quindici, sedici anni, esordiente implume già dottissimo e capace di condurre un trio e suonare un jazz tutto suo personale. Appunto, la personalità fa spesso la differenza. Fondamentale in qualunque situazione e qui marcatissima, nella sua scelta di una particolare formazione per realizzare questo suo disco bello, originale, differente, coraggioso, delicato.


Un lavoro in cui confluiscono passione per il jazz e per la musica classica, per le tradizioni e per l’innovazione, tutto sapientemente combinato e soprattutto molto naturale. Ci sono momenti, in questo Blend Pages magnificamente connotato dall’incrocio di piano, corde, percussioni ed un magico clarinetto, in cui sembra che i musicisti prendano pause per riflettere, accordino gli strumenti, dialoghino in silenzio, si preparino a proseguire il discorso che mai in realtà si interrompe. Zanisi compone, arrangia, conduce pacatamente. Il suo pianoforte si fa apprezzare a tratti in prima linea, sebbene mai nell’urgenza di spazi solisti, sapiente nelle cuciture dei brani che vedono spesso protagonisti i quattro eccellenti artisti del Quatuor IXI agli archi. Michele Rabbia ha inventiva, sensibilità ed esperienza da vendere e sa centellinare i suoi inserti e sottofondi percussivi nel migliore dei modi, oltre a curare una discreta componente elettronica. In tutta questa bellezza musicale, sale a tratti al proscenio lo stratosferico clarinetto di Gabriele Mirabassi e si resta a tratti attoniti, ricordandosi poi di avere a che fare con uno dei migliori clarinettisti del mondo, anche qui illuminato come quasi sempre. Insomma, un lavoro d’alta scuola, una prova di sensibilità musicale non comune.




Segui Jazz Convention su Twitter: @jazzconvention