Auditorium Edizioni – 2017
Evan Parker: sax soprano
Walter Prati: elettronica
Un doppio cd particolare. Il primo episodio documenta un incontro fra i due sperimentatori nel lontano 1990 in studio. Pulse racconta un live del 2016, in un giardino fiorentino.
In entrambi i cd, come spiega Walter Prati nelle note di copertina i due lavorano sull’integrazione fra il suono del sax soprano e quello dell’elettronica, o meglio per citare lo stesso Prati sulla disponibilità a essere modificati e a modificare la propria musica in un azione reciproca e dinamica….L’elettronica, in tutti i brani è stata realizzata in tempo reale”.
In ventisei anni l’elettronica si è evoluta in maniera quasi fantascientifica. I due dischi sono quindi immersi in atmosfere diversissime. Pulse è ovviamente più ricco di suono, di colori. Hall of Mirrors è più scabro, scavato, tagliente.
Al di là dei progressi tecnici e dell’evoluzione artistica dei due performer le due incisioni raccontano entrambe la bellezza della ricerca del puro suono, in una dimensione poetica che è al tempo stesso immersa nella ricerca musicale più radicale e nell’arcaicità più assoluta.
Ascoltando questa musica si pensa sempre a come i primi suonatori cercassero echi e vibrazioni nella natura circostante, imitandola e “dialogando “con essa. È musica d’aria, di vento.
È in questo mix affascinante di ancestralità e sperimentazione, di lirismo sfrangiato e astrazione che risiede la bellezza di queste due pur impervie incisioni.
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