Michela Lombardi – Live To Tell

Michela Lombardi - Live To Tell

Dot Time Records – DT9068 – 2017





Michela Lombardi: voce

Riccardo Fassi: tastiere

Luca Pirozzi: contrabbasso, basso elettrico

Alessandro Marzi: batteria, percussioni

ospiti:

Don Byron: clarinetto, sax tenore

Steven Bernstein: tromba, slide trumpet







Voce e piano trio con ospiti, l’organico. Quattordici brani di Madonna – che diventano sedici con le bonus track digitali – rappresentano il campo da gioco. Michela Lombardi insieme al trio formato da Riccardo Fassi, Luca Pirozzi e Alessandro Marzi affronta con personalità e rispetto queste canzoni davvero conosciutissime al grande pubblico per metterle a confronto con i linguaggi e le sonorità del jazz attraverso un lavoro certosino e puntuale di arrangiamento e rivisitazione. Il rispetto si rivela soprattutto in un atteggiamento laico, attento e privo di supponenze: in questo modo, nonostante la quantità del materiale proposto, non ci sono cali di tensione né passaggi eccessivamente ridondanti. A tutto questo poi vanno aggiunti la conoscenza reciproca e le collaborazioni durature e stabili tra i vari musicisti, la cura per il particolare, una articolata scelta di arrangiamenti e sonorità proposte per i brani e l’abnegazione con cui vengono trattati i singoli temi.


Da sempre, i jazzisti hanno attinto ai materiali provenienti dal repertorio popolare per arricchire il proprio bagaglio. In questo caso, si aggiunge anche l’omaggio ad una figura capace di segnare in maniera estremamente profonda la cultura popolare degli ultimi quarant’anni attraverso le sue canzoni, le sue apparizioni cinematografiche, l’influenza sul costume e la forza complessiva del personaggio. E nei brani tutto questo si riflette nella capacità di far entrare spunti stilistici diversi tra loro: nell’incalzante passo di Into the groove vengono evocati tutti gli accenti del drum’n’bass mentre Holiday e Papa don’t Preach vengono affrontate in maniera rilassata, mettendo in risalto l’equilibrio tra swing e tensioni moderne; la produzione più recente di Madonna richiama e, quasi, pretende soluzioni più ardite dalla formazione e quindi troviamo la voce accolta tra le spire del basso e dell’elettronica in Frozen, le rarefatte evoluzioni di Rain e la spinta hard bop di Music. Material girl rappresenta, infine, un manifesto del lavoro compiuto da Michela Lombardi e dal trio guidato da Riccardo Fassi e un passaggio imprescindibile per il disco: arrangiamento e rispetto dell’originale si fondono in maniera fluida, la linea di basso raddoppiata dal pianoforte accresce il pathos del brano, le scelte ritmiche offrono sempre energia potenziale su cui la voce può estendere un’interpretazione sicura e in grado di mantenere un buon grado di autonomia dall’originale.


La “jazzificazione” dei brani di Madonna proposta in Live to tell non scade mai in un lounge da ascolto distratto. L'”ingombrante” presenza di un personaggio come Madonna viene trattata con rispetto, come si diceva sopra, e con indipendenza, mai con deferenza o cercando di ricalcare il modello di partenza. Arrangiamento, senso dell’improvvisazione, esperienza e scelte interpretative, la capacità di proporre soluzioni sonore pensate e lavorate con meticolosa applicazione sistemano al posto giusto i vari tasselli che danno forma al puzzle del disco.



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