Francesco Mascio – Wu Way

Francesco Mascio - Wu Way

Filibusta Records – 2018






Francesco Mascio: chitarra elettrica, chitarra acustica, chitarra classica, electronics, loop

Sanjay Kansa Banik: tabla

Gabriele Coen: sax

Susanna Stivali: voce





Francesco Mascio con Wu Way si avvicina sempre più al territorio della world music. Le evidenti contaminazioni indiane e orientali si mixano con il jazz, l’avanguardia e le filosofie asiatiche. La sua musica, di certo, restituisce un senso di pace e tranquillità. Una sorta di ricongiungimento materiale e psichico che ha come medium il suono. Mascio riesce a coniugare capacità tecniche con un’istintiva ricerca sonora. Questo disco ne è la prova provata e nello stesso tempo la documentazione tangibile di un processo sia evolutivo che di crescita artistica. Le sue composizioni sono ben definite e controllate, strutturate in maniera tale da creare un mood, uno stato d’animo ascensionale, sospinto dagli intrecci di chitarra e tabla (Balla con Buddha), e da una circolarità ossessivamente piacevole e ripetitiva. Anche i momenti dove prevale una religiosa tranquillità sono di fatto degli spaccati di meditata pace interiore, un cullarsi tra le note del sax di Gabriele Coen e la chitarra acustica di Mascio. Wu Way vive anche di momenti ed esperienze musicali diverse. Funk Shui è un continuo uscire ed entrare da una suggestiva ed orientaleggiante dimensione funky. Un suono straniato che ne altera il ritmo per poi sprofondare tra le fauci di Blue Dragon, sinuoso e vibrante, disegnato com’è da chitarra e shaker. La title track si spinge indietro negli anni, una patina hendrixiana avvolge il brano tra suggestioni orientali e levigata durezza occidentale. È un pezzo che scuote, lava via la malinconia attraverso un beat ripetuto e soggiogante. Il contrario dell’ondulato e oppiaceo Lao Tsu. Invece la voce dolce e decisa di Susanna Stivali arpeggia, gareggiando con la chitarra acustica di Mascio, nel quieto e sentimentale Arpeggio Elementale. Wu Way sta terminando i suoi giri, la sensazione che si ha ascoltando Wing Chun e L’Oceano e L’onda è la stessa che prova, forse, un sognatore sedentario quando si immagina cullato da suoni fuori dal tempo e dallo spazio.




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