Esordisco – 2018
Marco Pacassoni: vibrafono, marimba
Petra Magoni: voce
Greg Hutchinson: batteria
Enzo Bocciero: pianoforte, tastiere
Alberto Lombardi: chitarra acustica, chitarra classica, chitarra elettrica
Lorenzo De Angeli: basso
Frank & Ruth è l’ultimo e interessante lavoro del bravo vibrafonista Marco Pacassoni. Frank è naturalmente Frank Zappa, mentre Ruth è la Underwood, fedele scudiera alle percussioni del musicista americano – qui omaggiata nel dinamico e percussivo For Ruth.
Fortemente affascinato dall’opera di Zappa, Pacassoni la filtra attraverso il versante percussivo vissuto per mezzo della figura della Underwood: un versante ulteriormente sottolineato dal lavoro alla batteria di Hutchinson. I tanti suoni di Zappa in questo progetto diventano minimali e lasciano il posto al vibrafono e alle marimba, veri protagonisti del disco e il sottotitolo – l’esplicito “A Vibes and Marimba Tribute to the Music of Frank Zappa” – sta li ribadirlo. Sono questi due strumenti che acquistano cittadinanza attraverso gli arrangiamenti del leader. Zappa è un riferimento i cui brani qui presenti vengono sottoposti a una drastica revisione. Si direbbe che sono quasi addolciti e addobbati da soluzioni melodiche come nel brano iniziale intitolato Blessed relief. Il suono del vibrafono lo eleva ad una dimensione a metà strada tra il camerale e una fusion sofisticata, anche assecondato dall’uso di un’isolata chitarra acustica. Petra Magoni, ospite d’eccezione, offre la sua voce in Planet of the baritone women, un brano che si staglia tra Weill e un cabaret dalle inflessioni rock e popolari. Nel trittico zappiano concepito come una suite Sleep, Pink and Black (the napkins suite) compare la chitarra classica che fa il verso alle composizioni del musicista americano. Un punto di vista si direbbe “delicato” rispetto all’irruenza sonora dei pezzi di Zappa. Poi di seguito nel brano subentrano le marimba, la chitarra elettrica, che rendono il tono del pezzo più complesso e intricato. The Black Page, con le sue sincopi favorisce appieno la solitaria versione alle marimba di Pacassoni; mentre Echidna’s arf mette in luce un rivestimento jazz rock che si sviluppa durante il percorso evolutivo del brano, con tanto di assolo di chitarra elettrica di forte matrice rock. The Idiot Bastard Son si apre con le marimba e la voce in controcanto del chitarrista Alberto Lombardi. L’atmosfera cantata ricorda vagamente i Jethro Tull o un certo rock progressivo anglosassone.
Quello che fa sempre la differenza in questi brani è l’uso di marimba e vibrafono, una sorta di spartiacque sonoro che crea due dimensioni che si incontrano di tanto intanto intrecciando le trame come avviene soprattutto in Peaches en Regalia. Il disco si chiude con una splendida versione di Stolen Moments che Pacassoni colora di luce propria.
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